Di Antonello Troya

Giocano. Giocano da mesi a fare i politici. Giocano su chi deve fare l’assessore o se il Pd sostiene il Pd (quello vero) o il Pd (quello falso, o meglio meno vero). Se Oliverio può dormire sonni tranquilli o agitarsi. Meglio parlare di giochi di potere che parlare di criminalità. Anzi di intimidazioni. Presunte o meno ciò che mi colpisce stavolta è il silenzio del mondo politico su una storia che puzza di deplorevole. Ovvero le presunte minacce che la collega Francesca Lagatta ha dovuto subire mentre lavorava sul servizio dedicato all’assegnazione del mercato ittico. Non ho sentito cori e né levate di scudi a favore della collega. Nemmeno cortei o pugni chiusi. Nemmeno prime pagine. Non ho visto altisonanti dichiarazioni del sindaco Angelo Aita e nemmeno di Giuseppe Aieta, consigliere regionale. Nemmeno di Carmine Quercia esponente del consiglio comunale di rilievo del Pd e nemmeno del suo segretario cittadino, Gaetano Bencivinni o dell’assessore Tommaso Cesareo. Tutti particolarmente attivi sui social, ma distratti dal “non vedo, non parlo e non sento”. E fanno bene i Liberal-democratici e il mondo sociale a tirargli le orecchie.

Persone che conosco da anni: con alcuni ho diviso anche il pane. Ma che sento abbastanza lontani dall’accollarsi un seppur simile fardello. Ma solo oggi. Ieri li vedevi in prima fila a battere i pugni sul tavolo: a manifestare per una legalità certa sul territorio. Cosa è cambiato? Dove è finita la solidarietà, l’attivismo? Forse nei meandri dello scontro politico su chi deve sedere in giunta, o su chi mettere in minoranza. Se Mario Oliverio vale la candela di un giochino politico che ricorda i tempi di Fanfani, Craxi e Andreotti. Certo, meglio dare un premio alla scomoda giornalista in estate che intromettersi nel suo lavoro. Se è andata in posti dove non doveva, peggio per lei vero? Meglio chiedere i danni di immagine alla Rai, piuttosto che perdere due parole a favore della stampa, il più delle volte abbastanza benevola con voi, nelle vostre piccolezze amministrative. Mi aspetto adesso una decisa presa di posizione. Un consiglio comunale sulla questione e un documento a sostegno della stampa. Altrimenti anche voi siete aria fritta. Personaggi da Monopoli