“Ciò che rimane, ormai, di esclusivo interesse per le sorti presenti e future di questa nostra derelitta città, è dipanare l’aggrovigliata matassa relativa alla identità politica della attuale maggioranza di governo, in formato fattualmente “bonsai”. Dovrà continuare ad essere geneticamente “civica” e, pertanto, non potrà ospitare al suo interno nuovi e ben consistenti partiti costituitisi a lavori iniziati da un bel po’ di tempo? Oppure, dovrà cambiare radicalmente il suo genoma, a distanza di un anno, dando spazio alla neo formazione politica di “Forza Italia” che, con il numero sovrastante dei suoi cadregatici rappresentanti e la forza dei suoi legami amicali con gli attuali amministratori regionali, — convenientemente già ostentata in un suo documento ufficiale all’indomani dell’ultimo Consiglio comunale –, ha già muscolarmente messo le cose in chiaro e fatto capire a tutti a chi apparterrà, da oggi in poi, l’egemonia decisionale all’interno degli organismi di governo cittadino? Messi all’angolo, e privati di fatto delle loro legittime prerogative elettive, sembrano essere, al momento, i rappresentanti civici che non vogliono saperne del “green pass” che, solo, è consentito dall’appartenenza a qualche partito. Venuto meno recentemente un suo componente consiliare per autonoma decisione nell’abbandonare il campo da gioco, il partito del Sindaco svolge, ormai, il ruolo di semplice comparsa, in attesa di farsi rigenerare da un eventuale e più che autorevole ingresso in maggioranza da parte di un suo recente associato, mandato dal popolo tra le fila dell’opposizione. Ci sarà posto nell’agenda di governo, in una simile Babele, per problemi seri e reali che stanno facendo sprofondare sempre più nel baratro, questa martoriata città? Vietato categoricamente discutere in Consiglio comunale di punti all’o.d.g. come l’ordine pubblico, le ancora misteriose ed improvvise triplici dimissioni di un assessore- democrat. Le miserie di una Struttura Ospedaliera ormai abbandonata a sé stessa e ridotta ad un Ambulatorio di borgata.  E, poi, le cause vere e non annebbiate dell’aumento delle Tariffe TARI 2021, nell’ordine della quasi metà di quelle dello scorso anno, assurte ad esempio, in ambito nazionale, del più epocale salasso tributario mai comminato ai cittadini-contribuenti. Frutto, naturalmente, di un costo complessivo del Servizio di Raccolta e Smaltimento dei Rifiuti < schizzato > ad Euro 579.312,00 in più rispetto a tutti gli anni precedenti e indiscutibilmente dovuto all’incapacità di allocazione delle passività, in esso, in modo armonico e attenuato. Tra tutte, quella di caricare in questo comparto di spesa il costo di due unità lavorative interne, appartenenti al settore manutenzione. E di far pagare completamente agli utenti le responsabilità di mancati raggiungimenti dei livelli previsti della raccolta differenziata, quando, per disposizioni contrattuali, i relativi costi andrebbero accollati alla Ditta-Gestore per i rilevanti risultati garantiti e non raggiunti. Mentre sulla genesi e le responsabilità di un dissesto economico e finanziario delle Casse comunali, già istituzionalmente dichiarato, tutti i Comuni appartenenti alla normalità dei dettati costituzionali, avrebbero imbastito sedute del Consiglio comunale in numero indefinito, in quello di Cetraro sembra un atto sacrilego richiederne almeno. Sia su richiesta della maggioranza, che delle opposizioni! Ma di cosa si deve parlare in una Massima Assise democratica cittadina? Va tutto bene! Sono sempre e comunque i cittadini, chiamati a mettere le mani nelle loro tasche e a condonare danni e fallimenti degli incapaci loro rappresentanti con cristiana tolleranza”.

Area Democratica Cetraro.