Di Antonello Troya

Abbiamo letto con piacere l’intervento del vicesindaco, Francesca Impieri e ascoltato l’intervista del sindaco Vincenzo Cascini. Ambedue, senza fare nomi (ma sembra il segreto di pulcinella) parlano di “passate amministrazioni”, dissesto, pre-dissesto e aspetti tecnici che fanno da cornice al default delle casse comunali.

Iniziamo dall’intervento della Impieri. Pongo subito una domanda: caro vicesindaco, a chi si riferisce lei quando scrive: “La politica è cambiata, oggi più che mai la cosa pubblica ha bisogno di manager capaci e coraggiosi e non più di giocatori d’azzardo e scansafatiche”. A ben intendere lei ritiene che la politica, adesso, stia offrendo “manager capaci e coraggiosi” includendo, quindi, senza alcun dubbio, anche la sua compagine amministrativa, quella con cui sta governando. Mi scusi ma non me ne sono accorto. La cosa deve essermi sfuggita. Che poi è quella che il suo sindaco nell’intervista definisce “passata amministrazione” e che avrebbe provocato il dissesto. Allora c’è qualcosa che non torna, visto che i volti e i nomi sono gli stessi, lei inclusa. Allo stesso tempo, ribadisco, chi sarebbero questi “giocatori d’azzardo e scansafatiche” che, secondo quanto lei scrive, ci avrebbero governato. Io un’idea l’avrei, ma preferirei che fosse lei a dirmelo. Un po’ di coraggio non guasterebbe. Ci illumini, signora vicesindaco, di quali competenze e di quale pacchetto di cultura amministrativa può vantare questa amministrazione. Ha ragione lei, i tempi sono cambiati, ma sembra che né lei né la sua compagine ve ne siate accorti. Con il dissesto tirerete a campare per cinque anni, con la speranza che il centrodestra vinca le elezioni regionali e che l’impegno profuso possa essere ricambiato con finanziamenti e contributi. Nulla di più. Lei, in modo inopportuno parla di 315 mila euro spesi negli anni passati per il suo assessorato. Dico inopportuno perché dimentica che molte spese effettuate sono andate a gravare nei capitoli della viabilità dell’assessore Liporace. Vuole qualche indicazione? Bagni chimici, transenne e la viabilità stessa durante le manifestazioni Note di fuoco, castello d’oro ecc.

Di tutt’altro avviso l’intervento del sindaco. Chiaro nella spiegazione e questa volta, finalmente, parla di date e riferimenti ai bilanci degli anni passati. Ma il sindaco scivola proprio sulla mancata approvazione dell’ultimo consuntivo, dimenticando che proprio sulla gestione amministrativa uscente ha costruito la sua vittoria (e mi smentisca il sindaco se sbaglio), dimenticandolo poi immediatamente dopo. Vedremo come andrà a finire questa storia: vedremo se il tempo ci dirà se abbiamo avuto tra noi degli Andreotti, Moro, De Gasperi e Berlinguer e non ce ne siamo accorti.