“Amantea vive un momento difficile, senza precedenti. Ne deve essere consapevole chi ambisce a governare la città. Devono saperlo i cittadini.
L’attuale situazione è figlia di diverse concause: i problemi vengono da lontano, tra fallimenti amministrativi e congiunture negative. E se vi sono diversità di vedute sulla soluzione possibile, vi è ormai una larga condivisione sulle priorità.
Una parte delle “sciagure” della città sono anche riconducibili al clima conflittuale, al risentimento e all’acredine che da troppo tempo segnano la discussione pubblica, svolta soprattutto sui social, e che ha subito una volgarizzazione ed una banalizzazione con l’imperare del populismo.
Scrive Norberto Bobbio: “la prima condizione perché il dialogo sia possibile è il rispetto reciproco, che implica il dovere di comprendere lealmente ciò che l’altro dice e anche se non lo si condivide, si cerca di confutarlo senza animosità, adducendo argomenti pro e contro”.
Riteniamo che per uscire dal suo momento oscuro la città abbia bisogno di collaborazione, di mani tese, di condivisione. Di superare il pregiudizio, le illazioni, l’istigazione al conflitto.
L’idea che ci siamo fatti è che proprio lo smarrimento del senso comunitario sia causa della fragilità e della debolezza della città, che rischiano di farne meta di “conquista” o terra “a perdere”.
Siamo convinti che Amantea, invece, abbia le potenzialità per autodeterminarsi ed assumere un ruolo da protagonista nei grandi processi: una prospettiva utile anche per tutelare il territorio e restituirgli il ruolo che merita.
Ma per tirarsi fuori dal guado è necessario mettere a sistema tutte le energie positive. Bisogna avere la generosità e la responsabilità di abbandonare diffidenze, pregiudizi e polemiche per unirsi nell’affrontare i tanti problemi. Amantea ha bisogno di un ampio processo di armonizzazione: una sorta di blocco sociale – composto da categorie produttive, mondo della cultura e delle professioni, cittadini, comitati, associazioni, forze politiche – per elaborare quella proposta capace di affrontare l’attuale crisi, ma anche per alimentare e generarne buoni sentimenti comunitari.
Un percorso virtuoso tracciato da almeno due esperienze che riteniamo significative: quella della Rete “Difendiamo la Salute” e quella del Comitato per far fronte all’emergenza CoViD, nato su iniziativa dell’Associazione “Vivi Amantea”. Percorsi dove lo scambio di idee, il confronto e la partecipazione attiva a progetti comuni sono stati utili al raggiungimento di una parte degli obiettivi.
Nel solco di queste buone pratiche siamo convinti debba essere immaginato e costruito il futuro della città e dei cittadini”.

Direttivo PD Amantea Circolo “Moro-Berlinguer”