La giornata di studi, a conclusione di Cantare nei luoghi, partirà dall’ascolto del canto Lu garofalu d’amuri, generando pratiche e riflessioni trasversali sulla musica di tradizione orale Una giornata di studi durante la quale musicisti e musiciste si confronteranno sul tema delle forme e della circolazione musicale nella tradizione orale dell’area mediterranea. Si svolgerà domenica 2 luglio, Rhoda. Geofonie e percorsi sonori in Calabria, presso l’Ex Convento di Belmonte Calabro, dove musicisti e musiciste daranno vita a momenti di confronto e riflessioni trasversali. Gli studiosi prenderanno spunto dall’ascolto del canto Lu Garofalu d’Amuri, riportato con il titolo All’aria nova e pubblicato nella raccolta Folk Music from Italy, nel 1956. Il progetto Rhoda è nato da un’idea di Anna Maria Civico, performer, maestra di canto di tradizione orale e vocalità, e Amedeo Fera, musicologo, che hanno coinvolto Delia Dattilo, etnomusicologa, e Francesco Magarò, musicista e ricercatore. Al momento-studio, oltre a loro, prenderanno parte anche Michela Commisso, Alessandro Sessa, Giuseppe Gallo, Carlo Cimino, e Francesco Denaro. Alla performance, risultato degli studi effettuati su Lu Garofalu d’Amuri, svolti dai musicisti già nei giorni precedenti, si potrà assistere, dalle 15:30 in poi, nella chiesa secentesca dell’Ex Convento. L’esecuzione del brano calabrese sancirà la conclusione di Cantare nei luoghi, progetto laboratoriale ideato e tenuto da Anna Maria Civico all’interno di Abitare, ciclo di residenze laboratoriali organizzate dall’Ex Convento che si susseguiranno per tutta l’estate. Un lavoro, quello di Civico, tra tecnica, improvvisazione e spontaneità, in cui ci si immergerà completamente in una dimensione fatta di ascolto e di respiro, e dove il corpo sarà veicolo e sostegno della voce e del canto. I 10 partecipanti al laboratorio che si sta svolgendo in questi giorni, apriranno la ricerca vocale agli uditori presenti. «Saranno presentate relazioni e performance intorno a temi e forme musicali affini al canto sopramenzionato – a sua volta parte di un ciclo più ampio – che diventa perciò fulcro, pretesto e motore per una serie di ulteriori riflessioni, offerte da relatori e relatrici con esperienze eterogenee negli ambiti della musica pratica e teorica» spiega Stefano Cuzzocrea, ideatore dello spazio culturale Ex Convento e delle residenze laboratoriali che si susseguiranno per tutta l’estate. Cantare nei luoghi, iniziato martedì 27 giugno, è una residenza che affronta, attraverso varie pratiche, temi quali vocalità e canto tra fisicità del suono ed esperienza corporea, scambio ascolto-vocalità nel sistema orecchio-bocca, l’orientamento della risonanza della voce, fino ad arrivare alla creazione e composizione di pattern sonoro-musicali con la voce, la creazione di un breve testo e la trasmissione di un canto di tradizione orale calabrese. L’incontro è promosso da Ex Convento. Spazio culturale, teatrino, residenze creative, Voce Specifica, Consorzio Musicisti Calabresi e Tecné. Al termine è previsto un momento conviviale con cena al convento.