“Ho pensato a mille modi chic e accattivanti di spiegare la genesi di questo blog, mi sono lambiccata il cervello per creare un incipit gradevole, ho avuto la classica sindrome della pagina bianca che ogni “scrittore” teme; poi ho capito che- in questa modalità – e dopo diversi, inutili fiumi di “lemmi” spesi, assomigliavo molto di più a uno di quei giornalisti “leccaculo” più votati a scrivere qualcosa di gradito al direttore, quindi ho cercato di essere fedele a me stessa. Iniziamo col dire che sono una patita della scrittura, non sono uno zuccherino e ho fatto del sarcasmo l’altare a cui inchinarmi.
Mi piace osservare l’umanità e trarne le mie conclusioni. Odio il politicamente corretto in cui stiamo affondando miseramente e sinceramente, della genuflessione al moralismo imperante che usufruisce della patente di legittimità di considerarsi dalla cosiddetta parte dei giusti, non so che farmene. Non mi piace pettinare le coscienze. Di base ho imparato che – per risalire la china – il Maloox che somministriamo alla nostra anima, non serve a un cazzo. Nel mio viaggio ho incontrato Alessia, giovane donna dalla penna incisiva come un bisturi. Non la conosco da molto, non so quasi nulla, ma so che lei è una di quelle che fa la differenza”.

Mettiamola cosí: A Paola, in Calabria probabilmente, un blog con simili argomentazioni non esisteva.

In un momento dove nascono siti di informazione come funghi dopo la pioggia, a Paola, dalla penna di Valentia Baroffio e Alessia Lio, con il supporto digitale di Mino Giglio, è nato “Soda e caustica”

Un Blog, a dir poco alternativo, anzi completamente fuori dagli schemi, un sito pazzo per menti fini.

“Valentina è bravissima lei ha avviato il progetto e mi ha coinvolta” Spiega Alessia difronte ad un Ginseng, “Soda e caustica è un’idea, un modo anticonvenzionale di vedere le cose, di vivere, facendo a meno dei finti buonismi e dei dogmi che la societá impone”

Il Blog, che ha giá all’attivo un buon numero di seguaci, ha una struttura e sta avviando nuove rubriche come “Sclerati Doc“.

Il target del sito è adatto a tutti, dai giovani ai piú grandi, i temi trattati sono svariati, dal cinema alla musica, passando per l’attualitá raccontata con un sarcasmo innato e con tanta ironia.

I pezzi sono pungenti, geniali, scorrono bene e non stancano mai.

“Sodaecaustica” rappresenta un progetto nuovo, fresco, nato dalle esperienze di due ragazze che di “Selfie sexy a mare e minigonne non ne vogliono sapere”

Anzi attaccano anche la maggior parte delle donne nei loro articoli, scatenando polemiche.

Eppure, nella pazzia piú totale del sito, scorge un animo nobile, ed un cuore grande.

Valentina Baroffio, Paolana che da anni vive a Roma, ha scoperto di essere afflitta da Sclerosi Multipla.

Lo ha voluto comunicare ai followers, a modo suo, con il consueto stile

“Il 2018 per me è stato davvero un anno di merda.
Senza edulcorazioni di sorta alcuna.
È stato l’anno in cui ho dovuto fare i conti con il fatto di essere malata.
E sebbene io stia sempre in disparte ad osservare con quel sorriso sardonico e quella faccia dotata di espressione eternamente sfottente e votata a trovare l’aspetto ironico delle cose, in questo caso ci sono state diverse occasioni in cui la disperazione- mirabilmente dissimulata da un orgoglio infinito e una predisposizione al contegno, ottimizzata dalla tendenza a essere razionale – ha prepotentemente preso un posto sul podio.
Davvero, in un paio di occasioni ho spento l’interruttore col mondo.
Senza se e senza ma.
Ho chiuso qualsiasi tipo di interazione e – sebbene gli affetti a me vicini abbiano cercato di aiutarmi motivati da eccellenti intenzioni- ho messo un muro talvolta invalicabile.
Mi rendo conto di essere una persona difficile ma ho dovuto guardare il mio nemico negli occhi.
A tu per tu.
L’ho dovuto osservare attraverso un minuetto in cui ci siamo scambiati tutto tranne che convenevoli.
È inutile dire puttanate signori.
Scoprire di avere la sclerosi multipla da giovani, quando ti senti letteralmente addosso l’energia per mangiare il mondo, è una cazzo di tragedia.
Senza se e senza ma.
Constatare giorno dopo giorno che la patologia da cui sei affetta- non perché stia facendo una classifica di gravità ma semplicemente un’analisi della modalità in cui si manifesta- abbia violentato una delle tue caratteristiche principali – la forza fisica – e messo comunque a dura prova quella dello spirito, è letteralmente una guerra giocata in trincea.
Ogni mese, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo devi lottare con la qualunque.
Dolori lancinanti, parestesie, imbarazzo per le mioclonie e gli spasmi, totale mancanza di equilibrio assolutamente ovviata dalla mentalizzazione costante, farmaci che letteralmente ti devastano, nausee, disturbi assoluti del sonno e stanchezza.
Per non parlare di cose apparentemente secondarie, come i miei bellissimi capelli neri e lisci che stanno andando a farsi fottere”

Alessia Lio, con tanta sensibilitá, ci spiega che “Valentina ha una grande forza interiore. Ha messo a nudo la sua malattia, lo ha fatto con una naturalitá impressionante, ha voluto esorcizzare la malattia stessa, la sofferenza merita rispetto, parlarne aiuta, cosí come scriverlo, daremo spazio a chi soffre e vuole raccontarlo”

Di colpo la conversazione diventa seriosa, la notizia della Sclerosi Multipla ha toccato gli interlocutori, ma “Soda e caustica” è anche questo: Uno spazio per mandare a F….o tutto e tutti, con coraggio, ed allora l’intervista prosegue

“Tratterete la politica nel sito?”

Alessia “Non lo sappiamo, ci stiamo pensando, guardiamo oltre, ma quello che raccontiamo ha comunque radici con il nostro territorio, potremmo affrontare la politica, sarebbe un dramma, non se ne salva nessuno dei politici, dal locale al parlamento Italiano, ma non escludiamo nulla al momento”.

In attesa di nuovi pezzi, terribilmente veri ed irriverenti.