I carabinieri di Reggio Calabria, dalle prime ore di questa mattina, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Locri, stanno dando esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Locri nei confronti di 3 persone, ritenute responsabili, in concorso tra loro, del grave fatto di sangue avvenuto nella Locride a cavallo tra il 12 e il 13 novembre dello scorso anno.

Le indagini dei Carabinieri di Roccella Jonica, partite dal rinvenimento del cadavere bruciato di Vincenzo Cordì all’interno della propria autovettura, hanno consentito di far luce su uno dei più efferati omicidi degli ultimi tempi: l’uomo è stato bruciato in auto ancora vivo. Gli approfondimenti svolti dai militari dell’Arma hanno fatto piena luce, altresì, sul movente del grave fatto di sangue, inquadrato nell’ambito familiare. Sarebbe stata la moglie ad appiccare il fuoco. All’alba di oggi, però, non solo la moglie, ma anche l’amante e il figlio della donna (del primo matrimonio) sono stati arrestati. Il gip del Tribunale di Locri, infatti, ritiene siano loro i tre responsabili dell’uccisione di Vincenzo Cordì.

Alle ore 17:00, il Procuratore della Repubblica di Locri, Dott. Luigi D’Alessio, terrà una conferenza stampa presso il Gruppo Carabinieri di Locri ove illustrerà dettagliatamente tutte le operazioni che hanno permesso di scoprire gli autori del predetto omicidio.

Articolo su Iacchite.blog