Da diversi mesi, a seguito del cambio dell’appalto delle mense degli ospedali di Paola e Cetraro, si sta riscontrando una situazione a dir poco inverosimile riguardante il ristoro dovuto ai pazienti che viene erogato in modo del tutto parziale ed approssimativo. Infatti, in considerazione del passaggio fra la ditta Siarc e la probabile subentrante in affido Cerisa, i pasti e le forniture risultano carenti o addirittura totalmente non distribuiti; a tal proposito, i direttori sanitari delle due strutture si vedono costretti, per tamponare l’incredibile disservizio, a sostenere di tasca propria la spesa per l’acquisto di ciò che viene colpevolmente a mancare”. Lo ha denunziato il sindacato Ugl con una lettera al Commissario dell’Asp di Cosenza La Regina. “Tale stato di cose – è scritto in una nota dell’Ugl – crea ovviamente notevoli disagi ai pazienti, ma anche agli incolpevoli operatori che sono oggetto di continue lamentele a cui non possono dare alcuna risposta. Non crediamo sia giustificabile: né per la ditta ma soprattutto per l’Asp di Cosenza. Attualmente il disservizio mensa subisce notevoli ritardi nell’erogazione, sia a pranzo che a cena; a questo si aggiunge che le pietanze risultano scarse o addirittura assenti (in più le vaschette, essendo sigillate, non consentono di verificarne il contenuto e quindi non si può sapere se adatte alla dieta del paziente). Ciò ha portato la Unione Territoriale di Cosenza e l’Ugl Salute, a reiterate proteste alla Direzione Sanitaria di riferimento territoriale, ricevendo dagli interlocutori garanzie sulla risoluzione dell’emergenza; purtroppo la situazione si protrae da alcune settimane e, pertanto, è inconcepibile limitarsi a formulare garanzie temporanee verso le quali ci si augura che il Commissario ne abbia contezza”.

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