“Apprendiamo da una nota apparsa sulla stampa, firmata dal movimento politico di minoranza, la notizia secondo cui l’ex assessore del Comune di Paola in quota PD, partecipando ai lavori di una giunta comunale, avrebbe deliberato la rimozione dell’opera in memoria del compianto Luigi Gravina, vittima di mafia.

Nell’esprimere massima fiducia e pieno sostegno all’azione politico-amministrativa dei rappresentanti del PD in seno all’aula consiliare F. Lo Giudice, sottolineiamo con fermezza, che quanto affermato dal consigliere Falbo non corrisponde al vero, rimettendo al mittente tutte le accuse”. Lo afferma il Circolo locale del Partito Democratico di Paola nel corso di una nota stampa che così prosegue: “Tenuto conto del contenuto della delibera n.136 del 20/10/20217, facilmente consultabile sull’albo pretorio online, non corrisponde alla realtà dei fatti quanto asserito dalla minoranza. Il famigerato ‘Punto 4’ menzionato nell’articolo di stampa apparso sulle colonne del Quotidiano del Sud, non riporta al proprio interno nessuna proposta di rimozione della scultura commemorativa.
Ci chiediamo, dunque, dove emergerebbe la volontà di rimozione di tale opera, posto che la deliberazione non lascia spazio a nessun dubbio o a nessuna interpretazione di sorta”.
I Dem fanno quadrato e affermano inoltre: “la segreteria del Partito Democratico, unitamente agli iscritti del circolo e ai nostri rappresentanti, si riserva, in ogni caso, di approfondire una vicenda che, posta in questi termini, appare contorta e fuorviante.
Certamente tuteleremo in ogni sede le nostre ragioni e la nostra onorabilità, soprattutto davanti all’ovvio che per nessun motivo può essere scambiato con azioni che nulla hanno a che vedere con quella che è la nostra attività politica quotidiana”.
Il Partito Democratico Paolano, spiegate le proprie ragioni, bacchetta il consigliere Falbo, sottolineando: “invitiamo l’aspirante primo cittadino a non strumentalizzare una vicenda così delicata.
Il Partito Democratico di Paola è a sostegno della figura di Luigi Gravina e della sua famiglia e persegue da sempre principi cardine, quali la legalità. Inoltre -concludono-  non accettiamo lezioni di etica e di moralità da nessuno, ben che meno da lui, considerando che, tra le nostre fila, trova spazio l’On. Graziano Di Natale, Vice presidente della Commissione regionale anti ‘ndrangheta.
Andremo avanti cercando di raggiungere l’unico obiettivo che ci interessa perseguire al momento: tutelare il ricordo di Luigi Gravina.
Questioni Politiche da mera campagna elettorale non ci interessano e le lasciamo a chi si diletta a strumentalizzare di tutto”.