Romina Iannicelli è stata uccisa perché ha rifiutato di avere un rapporto sessuale con il marito, Giovanni Di Cicco. La 45enne era incinta e non voleva mettere a rischio la gravidanza che era riuscita a mandare in porto in un’età particolare e dopo una serie di aborti. Si tinge ancor più di orrore e ribrezzo l’uxoricidio di Cassano Jonio avvenuto nella notte tra lunedì e martedì scorsi e che con il passare delle ore si completa, grazie al lavoro pervicace degli inquirenti della Procura della Repubblica di Castrovillari diretta da Eugenio Facciolla, di nuovi seppur macabri dettagli.

La ricostruzione dagli investigatori è inquietante. Romina era già a letto quel lunedì sera, il marito, invece, l’avrebbe raggiunta di lì a poco fatto di una bomba di cocaina, direttamente iniettata in vena, con un obiettivo: consumare un rapporto sessuale. Una volta in camera da letto l’uomo, dopo essere stato rifiutato della donna, avrebbe sbroccato. Prima un diverbio, forse; poi la violenza che si sarebbe ripetuta in più momenti ed in diversi modi. Romina è stata picchiata, strangolata, ingiuriata e poi alla fine presa anche a bastonate in testa che le sarebbero state fatali, dal momento che la morte è sopraggiunta per trauma cranico. E tutto questo per difendere con amore quella creatura che aveva in grembo e che non voleva perdere.

Fonte LaCnews