Si apprendono maggiori particolari sulla vasta operazione antimafia nella Sibaritide condotta dalla Polizia e coordinata dal procuratore distrettuale Nicola Gratteri contro i clan Forastefano e Abbruzzese: 17 le persone arrestate per associazione mafiosa, usura ed estorsione e riciclaggio. In azione la squadra mobile di Cosenza e il Servizio centrale operativo

In carcere

P.F. 34 anni, detto “l’animale” reggente dell’omonima cosca di Cassano;  D.M. 44, suo fidato “consigliori”, di San Lorenzo del Vallo; L.T., 36, imprenditore agricolo di Spezzano Albanese; S.B. 36, genero del superboss ergastolano di Cassano F.A. , G.A., 36, parente e uomo di fiducia di Forastefano; A.F., 30, titolare di un’azienda di trasporti e fratello del reggente del clan; A. P. 40, di Spezzano Albanese, uomo di raccordo della cosca con le aziende del settentrione d’Italia interessate ai trasporti da e per la Calabria; N.A., 42, detto “semiasse”, personaggio di spicco dell’omonima consorteria di Cassano; A.A., 41 e L.F., 46, entrambi cassanesi e dipendenti di un’agenzia interinale utilizzata per truffare l’Inps per conto della cosca confederata facendo figurare come impegnati in lavori nei campi ben 173 finti braccianti agricoli.

Agli arresti domiciliari

A.A. 51 anni, di Cassano, consulente di una nota famiglia proprietaria di centinaia di ettari di piantagioni di pesche convinta a cedere la gestione dei fondi rustici a una ditta “testa di legno” dei Forastefano riconducibile a L.T.; V.P., 54, di Cassano, coinvolto nelle truffe all’Inps; G.B .avvocato, 53 anni, di Paestum, ideatore  di una fittizia azione risarcitoria promossa dal clan contro un’agenzia interinale; D.E. imprenditore agricolo di Cassano, ritenuto concorrente esterno nell’associazione mafiosa; F.I., 29, di Castiglione Cosentino, segretaria dell’azienda di Talarico, coinvolta nella presunta truffa all’Inps; S.L. 62, di Altomonte, uomo della cosca Forastefano e A.E., 41, di Cassano.