San Nicola Arcella – Spiaggia Tufo Arcomagno-Spiaggia Grota del Prete.
Italia Nostra plaude all’ operazione condotta ieri dalla Guardia Costiera di Maratea contro occupazioni abusive del demanio marittimo nel tratto di spiaggia Tufo Arcomagno e Spiaggia della Grotta del Prete. Nel primo tratto un lido è stato chiuso e sono stati apposti sigilli, nell’altro , come le foto evidenziano è stata sgomberata da ombrelloni sedie e lettini l’area occupata in precedenza dal ex alveo del Torrente Saracena. Da quanto riportato da qualche sito Web, l’occupazione di tale area sarebbe stata autorizzata dall’Ufficio Tecnico del Comune di San Nicola Arcella con un’autorizzazione demaniale marittima stagionale temporanea che si sarebbe rilevata in contrasto con la Legge Regionale n. 13/2020. In effetti tale Legge Regionale, per venire incontro alle esigenze di distanziamento negli stabilimenti balneari, prevede che i comuni possano concedere un’estensione dell’area già in concessione mediante un ampliamento del fronte mare fino ad un massimo del 30% di quello in essere. La Legge però subordina tale possibilità ad alcune condizioni, una delle quali è che il fronte mare complessivo derivante dall’estensione non sia superiore a 100 metri lineari mente nel caso in questione sarebbe di gran lunga superiore.
C’è da chiedersi come mai , malgrado le disposizioni della Legge Regionale, l’Ufficio Tecnico del Comune di San Nicola Arcella abbia ugualmente rilasciato tale concessione demaniale Temporanea in un tratto di spiaggia sul quale da tempo Italia Nostra chiede che venga destinata a spiaggia libera, il quanto quella presente sulla spiaggia della Grotta del Prete è di fatto inagibile in quanto occupata dell’effettivo alveo del Torrente Saracena e da un corridoio di atterraggio per le imbarcazioni, quindi due situazioni che escludono la possibilità della balneazione come è ben a conoscenza del Comune di San Nicola Arcella.