Una banda dedita ai furti e alle estorsioni con il metodo del “cavallo di ritorno” è stata sgominata dai carabinieri della Compagnia di Vibo al culmine di un’inchiesta coordinata dalla Procura guidata da Camillo Falvo e sfociata nel corso della notte dell’operazione “Trailer Fee”. Sette le persone arrestate con l’accusa – a vario titolo – di estorsione consumata e tentata, con il cosiddetto metodo del “cavallo di ritorno”, ricettazione, detenzione illegale e porto abusivo di arma da fuoco. Il presunto gruppo criminale operava tra la Piana di Gioia Tauro e il Vibonese. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip del Tribunale di Vibo in accoglimento della richiesta formulata dal sostituto procuratore Eugenia Belmonte.

L’attività investigativa scaturisce dalla denuncia del furto di un rimorchio di autoarticolato, consumato nel maggio 2020 a Mileto. Significativo il ruolo attivo tenuto da parte della vittima, che, nel segno di un rinnovato rapporto di fiducia della cittadinanza nell’autorità giudiziaria e nelle forze di Polizia, ha fornito aperta collaborazione, consentendo agli investigatori una rapida ed efficace attività di riscontro, che ha portato all’identificazione di tutti i responsabili. Così è scattato il blitz che ha visto impegnati nel corso della notte 50 militari dell’Arma. Oltre all’esecuzione del provvedimento cautelare sono state eseguite numerose perquisizioni finalizzate alla ricerca di altri elementi utili alle indagini.