Ho iniziato a scrivere questo messaggio molto presto oggi, sperando di non farvi attendere molto, ma le giornate alla fine si allungano sempre per una cosa o per un’altra, ed anche stasera ho fatto tardi. Vi chiedo scusa, ed allo stesso tempo sappiate che a qualsiasi ora finisca la giornata, proverò a non farvi mancare mai l’aggiornamento che merita la nostra comunità.

In molti pensano, me compreso, che questa sarà una settimana lunga, ma decisiva per l’emergenza in atto.

Ci saranno certamente dei nuovi positivi al sud, è inevitabile: è l’onda lunga di quanto accaduto nelle settimane scorse, quelle prima dell’#IoRestoACasa. Dobbiamo reggere, dobbiamo contenere, dobbiamo resistere, tutti e dappertutto, anche a Corigliano-Rossano.

Oggi ci sono degli altri concittadini positivi, sono 3. Si tratta di parenti stretti di persone già risultate positive al COVID-19, che quindi erano già in quarantena precauzionale, e di un concittadino che ha avuto contatti con le regioni del nord che sono state particolarmente colpite dall’epidemia, la cosiddetta ex zona rossa, per il quale sono già stati individuati i contatti.
Come sto ripetendo in questi giorni, dobbiamo aspettarci dei nuovi casi: non devono allarmarci, ma ci ricordano, una volta di più, la serietà della situazione, lo scopo delle misure adottate e l’importanza di rispettarle scrupolosamente.

Nella difficoltà di un’altra giornata sicuramente complessa per la nazione, ci sono però dei segnali positivi: soltanto 19 casi in più in Calabria, quasi la metà di ieri, e meno casi anche nel resto del Paese rispetto ai giorni appena trascorsi. Questo ci deve dare forza, speranza, fiducia per resistere ancora.

Oggi si è parlato molto anche di reparti dello Spoke, del Pronto Soccorso, ho letto molti interventi al riguardo, da più parti. Mi limito a dire solo una cosa, con estrema chiarezza: in questi mesi c’è stato il tentativo o il pericolo di chiusura o ridimensionamento di vari reparti, nell’intero SPOKE. Questi tentativi sono sempre durati poco, ovvero il tempo di intervenire e di invitare chi di dovere a trovare le soluzioni opportune.

Oggi la priorità è attivare tutti i servizi necessari per la comunità, compresi entrambi gli accessi ai Pronto Soccorso, nella massima sicurezza rispetto all’epidemia in atto, ovvero con l’attivazione del pre-triage 24 ore su 24, ed è quello per il quale mi sono già mosso e continuerò a muovermi. Ed è quello che certamente otterremo, semplicemente perché opportuno e sacrosanto.

Non dimentichiamoci, in tutto questo, che il nemico da battere oggi però è un altro, e credo sia il nemico più insidioso che abbiamo mai affrontato fino ad ora non soltanto come comunità cittadina, ma probabilmente come nazione e non possiamo permetterci distrazioni.

Anche per questo ieri ho lanciato una raccolta fondi per l’acquisto di una ambulanza attrezzata, così come stanno continuando le altre raccolte fondi spontanee dal basso per fornire dispositivi di protezione o supportare le tante persone in difficoltà in questo momento. Una gara di solidarietà che, senza retorica, dimostra nuovamente che siamo una comunità unita e che al momento del bisogno diamo del nostro meglio: per questo ringrazio tutti coloro che si stanno adoperando per tutto questo.

Oggi abbiamo ricevuto decine di contatti per la raccolta fondi per l’ambulanza, che ripeto sarà messa a disposizione dello SPOKE Corigliano-Rossano senza che questo escluda l’arrivo di delle nuove ambulanze, che ho già chiesto all’Azienda Sanitaria e che mi sono state garantite.
Sono arrivati contributi e aiuti da parte di tutti. Non so ancora nemmeno io quanto è stato raccolto, domani ci daranno l’opportunità di visualizzare il conto e vi aggiornerò con esattezza e trasparenza. Sono certo, però, che arriveremo prestissimo alla somma necessaria. O forse domani scoprirò che siamo già arrivati alla cifra necessaria ed avremo vinto insieme anche questa piccola battaglia.

Una piccola battaglia nella grande guerra di questo tempo. Quella guerra strana, di nervi, di posizione, di pazienza, che dobbiamo continuare a combattere restando fermi, restando a casa, restando UNITI.

Infine non posso che mandare un caloroso saluto all’amministrazione comunale di Rogliano, al Sindaco Giovanni Altomare, agli assessori Russo, Altomare, Sicilia ed al consigliere Simarco, ai quali a nome dell’intera comunità di Corigliano-Rossano auguro una pronta guarigione.

Il Sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi