Di Antonello Troya

È stato un lungo interrogatorio quello che si è svolto presso la Casa circondariale di Paola a carico dei due fratelli Tricarico Rosano, Pasqualino e Ciro. I due dopo meno di una settimana di custodia cautelare, alla presenza dei rispettivi legali, Marafioti e Cozzolino, hanno chiarito la loro posizione e fatto luce sulla situazione che ha portato alla bancarotta le due società riconducibili ai Tricarico Rosano, e quindi alla Casa di cura privata: l’istituto Ninetta Rosano Srl e la casa di cura Tricarico Rosano Srl. Dinanzi al gip, Rosa Maria Mesiti i due fratelli e gli avvocati hanno fatto piena luce in merito alle accuse contestate dalla Procura della Repubblica di Paola, dal capo Pierpaolo Bruni e dai due sostituti Rossana Esposito e Maria Francesca Cerchiara. Il giovane Fabrizio, che si trova agli arresti domiciliari, è stato ascoltato anch’egli dai magistrati paolani dinanzi all’avvocato Sammarco. I legali degli indagati hanno presentato la richiesta di revoca delle misure cautelari perché non sussistono elementi di inquinamento prove o fuga. Sotto inchiesta ci sono quattro persone, due agli arresti, uno ai domiciliari e un’altra in libertà, che devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati di bancarotta fraudolenta e fiscali. L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura di Paola.