Di Antonello Troya

L’esame autoptico ha chiarito alcuni punti dell’omicidio e fatto luce su zone d’ombra della terribile storia, ancora poco chiare. Bocche cucite, del resto come è comprensibile, su alcuni passaggi dell’esame autoptico. Una morte provocata da più colpi inferti al cranio e, questa è la novità, è stata anche soffocata. L’assassino quindi si è accanito sulla 55enne bulgara, soffocandola e colpendola ripetutamente. Una morte violenta consumata nella camera da letto dove è stato trovato il corpo senza vita. L’autopsia è stata eseguita presso l’ospedale di Cetraro, dal dr. Mirko Massimilla, dove il corpo è rimasto in questi tre giorni.

Aneliya Dimova è stata colpita più volte alla testa e soffocata. Non avrebbe subito violenza sessuale, anche se il risultato arriverà dall’esito delle analisi dei campioni prelevati. Altri campioni sono stati estratti da sotto le unghie. Se la donna ha tentato di difendersi potrebbero trovarsi ulteriori prove per inchiodare l’assassino. Sotto osservazione anche il “rigor mortis” del corpo. Intanto per tutto il giorno i Ris hanno svolto ulteriori indagini nell’appartamento dove abitava la vittima.