L’istituto comprensivo di San Lucido, in questi giorni appena trascorsi, come evento di fine anno scolastico ha spolverato i suoi piccoli artisti musicali, nell’aula magna della scuola secondaria di primo grado e nel magnifico scenario che presenta il chiostro comunale, ottenendo in entrambe le occasioni successo pieno, applausi scroscianti, e riscontro meritatissimo per i docenti di strumento musicale, primi ed unici artefici di un progetto partito da lontano, che trova ed ha trovato terreno fertile in un gruppo di ragazzi che della passione per l’arte della musica fa l’arma vincente di una disciplina spesso sminuita o ridimensionata da una società musicalmente parlando al di sotto della mediocrità. Un contesto davvero speciale ed emozionante a livello professionale ed umano, quello che hanno trovato genitori amici ed istituzioni all’interno del comune, dove il già citato chiostro, presta benissimo il fianco ad una manifestazione scolastica già altre volte andata in onda, sebbene in forma diversa, riproposta con toni rilevanti tali da vero e proprio evento. Se l’antipasto del concerto di piano forte, violino, flauto e chitarra era già stato brillantemente gustato nell’aula magna dell’istituto, il pregiatissimo dessert del chiostro comunale ha costituito un’eccellenza come chiusura dell’anno scolastico per alunni e docenti. Gli alunni delle varie classi prime si sono esibiti in un mini concerto proponendo canti e musiche legati a diversi celebri e rinomati artisti di epoche passate e lussureggianti. Numerosi genitori presenti hanno apprezzato il lavoro degli insegnanti e l’impegno dei ragazzi il cui risultato dai valori altisonanti è apparso chiarissimo. Ove la mano della docenza è presente, forte e capace di trasmettere amore, il lavoro dei ragazzi diviene di conseguenza meno complicato più interessante, decisamente “meno impegnativo”. Dove la docenza è di prima qualità, i ragazzi amano la musica ed ottengono elevati risultati. Questo è stato il lavoro ed il risultato di insegnanti strumento musicale dalla pesante e risonante caratura. Nota a margine di un’esibizione generale di alunni di scuola media applauditi ed acclamati, per un violinista in erba, dalle prospettive oltre che aspettative, rosee e lungimiranti. Mario Alo’, dodicenne sanlucidano, (definito da Daniela Meo, sua docente di violino, un vero portento, potenzialmente raggiungere traguardi e palcoscenici di elevata qualità, un piccolo genio suonatore anche senza spartito), ha entusiasmato la platea riscuotendo una vera ovazione, tra gli abbracci e gli invocati bis dei compagni che sostengono Mario dal suo primo passo da violinista. Poco più di un anno e mezzo da “musicista” ma il piccolo grande Mario pare avviato tra note e riflessioni sulla strada maestra che lo potrà condurre a successi personali e professionali.