Un uomo di 63 anni, residente a Paola, è stato condannato a sei anni di carcere dal Tribunale con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni della figlia della sua convivente. L’uomo ricordiamo che era stato destinatario di una ordinanza applicativa della misura cautelare personale in carcere un anno fa, emanata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola, Rosamaria Mesiti, su richiesta della Procura della Repubblica diretta dal procuratore capo Pierpaolo Bruni. Una misura che era stata eseguita dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Paola. Si tratta di un caso di violenza sessuale su un minorenne, un reato gravissimo, che ha comportato una condanna significativa per l’imputato. Un caso particolarmente significativo in quanto l’uomo è stato condannato anche per reati analoghi in passato nei confronti di un’altra ragazza. La condanna dovrebbe rappresentare nel suo insieme un messaggio forte per coloro che commettono questi reati, ma anche per la società per ricordare che si tratta di un crimine grave. Una condanna che tuttavia da sola non è sufficiente a garantire piena giustizia per la vittima. Non si possono riparare i danni causati anche se la stessa può rappresentare un passo importante ve