“Faccio mia la protesta del sindacato Uil Fpl, il quale, ancora una volta, con grande coraggio, ha denunciato l’ennesima vergognosa gestione del servizio sanitario regionale”. È quanto afferma in premessa, Graziano Di Natale, segretario-questore dell’Assemblea regionale, che così prosegue: “Provo tanta amarezza nell’apprendere che ad esser bistrattati sono finanche gli infermieri ed il personale sanitario, da Marzo impegnati in trincea nell’emergenza epidemiologica. Sebbene le premesse fossero altre il risultato è sotto gli occhi di tutti, nessun ristoro covid e solo un misero acconto, che mortifica delle categorie importanti, alla pari dei medici, che invece avrebbero percepito indennità di tutt’altro importo”. Il vicepresidente della commissione regionale contro la ‘Ndrangheta, nell’esprimere concreta vicinanza alla parte lesa, tiene a sottolineare quanto prodotto a loro sostegno: “È facile, oggi, dopo la denuncia pubblica, cavalcare l’onda dello sdegno e paventare solidarietà ai fini elettorali. In tempi non sospetti, avevo già prodotto un atto ufficiale. Con Interrogazione n. 25 del 25/05/2020, dopo aver accolto i timori della categoria, avevo chiesto alla giunta regionale spiegazioni in merito alla mancata erogazione delle spettanze dovute agli operatori del 118 per le emergenze Covid-19. Purtroppo la mia richiesta venne ignorata, non ricevetti alcuna risposta”.
L’attenzione di Di Natale si sposta proprio sulla Regione Calabria:​ “È una giunta assente. Non è capace di relazionarsi con le Aziende sanitarie, e non è in grado di tutelare gli operatori sanitari perché non è ben consapevole di che misure produrre”.
Infine, un appello: “Chiedo che la giunta intervenga immediatamente per scongiurare questa situazione in essere. Rinnovo ancora una volta la mia solidarietà al personale sanitario e su questo fronte annuncio battaglia sostenendo le iniziative sindacali, e riservandomi la possibilità di mettere in campo qualsiasi tipo di iniziativa necessaria a far cessare questa gestione della sanità in Calabria, inoltre, qualora venissero confermate alcune vicende al quanto torbide, su alcune assunzioni, sarà mio l’impegno di chiedere le dimissioni dei responsabili, in primis del commissario dott.ssa Bettelini”.