Esistono ancora oggi parti nel mondo, soprattutto in Asia, in Africa e in America latina , nelle quali le mani di un bambino maneggiano zappe al posto di penne. Bambini che sudano dalla fatica e non per il panico dovuto alle interrogazioni e ai compiti non svolti. Si alzano la mattina e non vanno a scuola, vanno a lavorare nelle miniere, nelle fabbriche, nei campi, nei cantieri. Piccoli uomini e piccole donne, cresciuti e maturati troppo presto. Ai signorotti e ai padroni di quelle terre maledette e sfortunate, gli conviene ingaggiare i poveri bimbi. Hanno le manine piccole e sono perfette per annodare i tappeti asiatici famosi in tutto il mondo. Spesso sono i più piccoli a mandare avanti una famiglia. Subiscono e basta. Non hanno altro. Non sanno difendersi. La loro vocina è troppo bassa, la voce del male è molto più acuta, è come un tuono e lascia paura come un fulmine in piena notte. La povertà e la criminalità soni le cause di tutto questo orribile orrore. Per criminalità non s’ intende sempre per forza le mafie in generale. Un criminale è semplicemente colui che non rispetta l’ altro. È colui che oltraggia i diritti di chi ha di fronte. È colui che senza il giusto equilibrio legale, toglie la libertà di scelta ad ogni essere umano, che sia adulto o bambino, al fine di arricchirsi. Sempre e comunque il dio denaro è presente. Sarebbe un’ impresa poter fermare questo meccanismo. Dato che i costi di manodopera sono veramente ridotti all’ osso, conviene anche all’ Occidente. Ogni bambino sulla Terra ha diritto allo studio, alla famiglia, alla serenità, alla pace e alla vita. Senza il rispetto di questi princìpi fondamentali, noi non siamo altro che dei falliti. Siamo solo vigliacchi che seguona la massa avida, grigia e scura del denaro sporco. Basta baby-lavoratori. Cerchiamo di donare fondi economici quando ci è possibile a questi bimbi. I bambini devono giocare, non lavorare.