“La recente campagna elettorale ha accentuato ancora di più le differenze della politica. Oggi la Città si presenta stanca e fortemente divisa. Tutti i buoni propositi annunciati nelle scorse settimane sono stati accantonati. Progetti e temi di sviluppo hanno ceduto il passo alle diatribe e all’ambizione del potere e della suddivisione delle “poltrone”. In occasione del primo Consiglio Comunale abbiamo proposto di adottare sin da subito un metodo nuovo basato sull’ascolto e sul dialogo. Una volta eletti, i consiglieri comunali non dovrebbero limitarsi a rappresentare una maggioranza e una minoranza, e tantomeno se stessi o le ambizioni dei partiti di appartenenza. Dovrebbero essere garanti di una politica aperta e trasparente che rappresenti le istanze dell’intera città. Sarebbe stato innovativo, dunque, adottare un simile cambio di passo, per mostrare ai cittadini che la politica sa agire nell’esclusivo interesse del bene comune. Ma così non è stato. Ripartire, oggi, vuol dire mettere da parte i personalismi, le legittime aspirazioni individuali e convogliare le energie migliori per promuovere il benessere e il progresso della nostra comunità. All’esito delle consultazioni elettorali dovrebbero esserci progetti e soluzioni, nel rispetto delle differenze identitarie. La squadra di governo dovrebbe riflettere queste necessità, superando le logiche della politica basate sulla lottizzazione. La storia dimostra che tutte le amministrazioni legate a questo principio hanno raggiunto mediocri risultati, governando l’ordinario mentre lentamente Paola è precipitata in questo vortice di arretramento e devoluzione. La politica è altro. Solo chi ha le mani libere può, in questo scenario, invertire questa tendenza autodistruttiva. Per quanto ci riguarda, rispetteremo il mandato che gli elettori ci hanno affidato fino all’ultimo giorno della consiliatura. Lavoreremo consapevoli delle prerogative e dei compiti che la legge affida all’ufficio di consigliere. Saremo sentinelle vigili e attente, consapevoli che non si può più perdere tempo e opportunità. Dopo questa prima falsa partenza in consiglio comunale le prossime settimane saranno decisive per capire se si attuerà o meno una discontinuità con il passato. Nel caso contrario la città rischierà di perdere l’ennesima occasione”. È quanto dichiarato dal consigliere comunale di Rete dei Beni Comuni, Andrea Signorelli.