Arde eccome l’ Italia. Arde di rabbia, arde da dentro, arde sul mare, arde più di ogni altra cosa sulla terra. Incendi ovunque, soprattutto nello splendore del Meridione. Colpa del caldo, dicono alcuni. Crediamo ancora oggi, nel 2017, nelle favole. Crediamo anche magari che per spegnere l’ incendio arrivi Spider-Man, che con la sua velocità arriva prima dei Pompieri e spegne tutto. Gli incendi a causa di caldo, afa, siccità e cause accidentali sono veramente pochissimi, si contano sulle dita di una mano, è una minima percentuale, quella più onesta. La gran parte della percentuale restante è di origine dolosa. Ancora mafia, camorra e ‘ndrangheta. Non gli basta togliere la vita agli esseri umani, mancano all’ appello i vegetali, in fondo, anch’ essi sono esseri viventi. Non lamentiamoci poi se il Sud viene visto per quello che non è sempre. Quando vediamo una montagna in fiamme, non giriamoci dall’ altra parte. Non facciamo in modo che il fumo annebbi in noi la coscienza, il buon senso, l’ istinto umano. L’ Italia è famosa in tutto il mondo soprattutto per la sua bellezza territoriale. Chi appicca incendi non vuole che distruggere l’ emancipazione economica dello Stato, lo sviluppo sociale ed educativo che sembra mancare sempre di più. Alcuni monti, soprattutto quelli calabresi, circondano Paesi, proprio come nel caso di Longobucco (provincia di Cosenza). Ecco lì, giorni fa, è scoppiato un grosso incendio. Gli abitanti di Longobucco hanno temuto per la loro vita, hanno creduto per alcune ore che andassero in fumo anche i loro sogni, le loro aspettative, il loro tutto. Ci racconta in una commovente lettera la sua terribile esperienza, un giovane disabile di quella zona, Pierfrancesco Madeo, che a causa del troppo fumo, il suo respiratore di ossigeno si era intasato, provocando così in lui un arresto respiratorio di circa 30 secondi. Pierfrancesco ci chiede di diffondere tutto questo orrore, affinché i politici possano fare qualcosa ed infine per dare la possibilità ancora agli alberi di offrirci ossigeno e non di togliercelo a furia di incendi. Basta fiamme.