Nel tardo pomeriggio dello scorso 27 novembre i Carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, con il coordinamento investigativo della Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Alessandro D’Alessio, nella centrale via Nazionale dell’area urbana di Corigliano, hanno arrestato, con l’ipotesi delittuosa di «rapina aggravata», un 29enne extracomunitario, senza fissa dimora ma che in questo periodo dell’anno aveva raggiunto dei suoi connazionali nella frazione marina di Schiavonea.

Prima di proseguire con la ricostruzione di quanto accaduto appare opportuno precisare che la notizia viene diffusa per garantire le prerogative dell’informazione e nel rispetto dei diritti dell’indagato – ancora da doversi ritenere soggetto alla presunzione di innocenza, attesa l’attuale fase del procedimento, le cui responsabilità penali potranno essere acclarate solo attraverso una sentenza divenuta irrevocabile, ndr.

I fatti risalgono, come detto, al tardo pomeriggio del 27, quando un invalido civile di mezza età stava camminando lungo la via Nazionale di Corigliano Rossano e, suo malgrado, ha dovuto subire una rapina connotata da atti di estrema violenza. Il soggetto fragile coinvolto, in quei frangenti, è stato afferrato da dietro, scaraventato a terra e, senza avere la possibilità di realizzare quanto stava accadendo, ha dovuto subire un violento pestaggio.

Calci e pugni al volto, in poco tempo, hanno reso la vittima inerme, tanto che il suo aggressore ha avuto la possibilità di strappargli il marsupio che aveva a tracolla, dove erano custoditi soldi e documenti. Una rapina realizzata al momento, che ha visto il suo epilogo con l’invalido rimasto a terra in stato di semi-incoscienza, mentre il protagonista del reato scappava con il marsupio provento della rapina. I testimoni del reato hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri che, nel giro di qualche minuto, hanno raggiunto il luogo segnalato.

Le immediate ricerche del soggetto datosi alla fuga, basate sulle sue caratteristiche somatiche e sull’abbigliamento indossato, hanno permesso ai militari di individuarlo e bloccarlo nei pressi di una stazione di servizio, dove questo stava controllando il contenuto del marsupio. Una volta immobilizzato e perquisito lo straniero è stato accompagnato presso la sede del Reparto Territoriale dei Carabinieri, dove le operazioni di fotosegnalamento hanno permesso di identificarlo in un giovane cittadino del Marocco, non ancora trentenne. Gli stessi accertamenti hanno fatto emergere che a carico del giovane, di recente, era stato emesso un «ordine di espulsione del territorio nazionale». La parte lesa, alla quale sono stati restituiti tutti gli oggetti sottratti, ha riportato delle lesioni diffuse al volto e in altre parti del corpo.

Sulla scorta dei gravi indizi raccolti, il giovane extracomunitario è stato arrestato nella quasi flagranza del reato e associato presso il carcere di Castrovillari, dove rimarrà a disposizione dei Magistrati competenti.