Di Antonello Troya

Le velleità non mancano di certo. E neppure le possibilità. Che poi a battezzare il suo candidato alle prossime elezioni comunali a Belvedere sia proprio il neo deputato Andrea Gentile, sembra quasi dire che i giochi sono fatti. È Mario D’Aprile il possibile candidato alle prossime amministrative a Belvedere, ma solo per quell’area che si rifà ai fratelli Gentile, ovvero la vecchia (ma proprio vecchia) guardia di Enrico Granata, Marco Liporace (il nipote), Ciro Campilongo… si insomma il ventennale (o ventennio) targato Granata dove tutto andava bene, i commercianti commerciavano, i turisti affollavano le spiagge, i negozi vendevano e i debiti aumentavano. E si. Perché mentre adesso vige la regola del “piove …. la colpa è di Cascini”, in tanti dalla memoria corta dimenticano del perché piove nelle scuole, del perché le illuminazioni non illuminano e del perché anche cambiare una lampadina diventa di una difficoltà enorme.

Ma questa è un’altra storia, parallela, ma che ha poco a che vedere con le possibilità di Mario D’Aprile di avere qualche chance nel candidarsi come sindaco.

Il gruppo “gentiliano” di Belvedere ha mandato a Diamante il suo uomo di punta ad ossequiare il neo eletto alla Camera. Si tratta di rapporti intrecciati da anni. E la presenza a Diamante anche degli altri riferimenti nel gruppo dei fratelli Gentile (che ormai contano quanto il due a bastoni) fa capire che si cominciano a gettare le basi per le future elezioni, sia ammnistrative nei vari comuni, sia per le politiche. Resta da capire che intenzioni hanno le altre frange che si richiamano al vecchio gruppo Granata (e quindi di centrodestra): se Vincenzo Spinelli, dopo la sfiducia a Cascini, intenderà mollare e consegnare la candidatura a D’Aprile. E se in questo piano a seguire ci sarà anche Maria Rachele Filicetti o addirittura il già vicesindaco Pasquale Filicetti.