Il vaso è colmo!
Abbiamo tentato, con grande pazienza, di avere positive interlocuzioni istituzionali con la terna di Commissari che da un anno regge l’attività amministrativa in seno al Comune di Amantea. La nostra speranza era quella di poter dare un piccolo contributo per uscire dal guado in cui si trova la nostra cittadina: bella e di interessanti prospettive, ma in un momento difficile. Una realtà resa oggi ancor più complessa per via dell’emergenza pandemica in corso. Abbiamo sempre cercato di offrire un aiuto, e anche dinnanzi a certe incomprensibili forme di indifferenza abbiamo preferito scartare la strada della polemica tendendo sempre una mano.

Abbiamo cercato di porgere idee e progetti, uno su tutti, il progetto sul decoro urbano, a cui abbiamo dedicato tante energie. Un progetto immediatamente attuabile usando i soldi della tassa di soggiorno ma che si preferisce tenere misteriosamente fermo in un cassetto. Tutto ciò mortifica sia la città sia chi ci ha lavorato per mesi. La lista delle proposte infrante sarebbe lunga. La nostra associazione collabora con ameno con altre venti associazioni del territorio ma l’eco è unanime, tutti hanno fatto proposte, tutti hanno ricevuto promesse, nessuno è riuscito a realizzare niente. Il Comune è un posto per rari privilegiati, dove non si raccolgono proposte e non si valutano forme di collaborazione per il “bene comune” avanzate da associazioni, comitati che operano sul territorio ma un luogo dove entrano solo gli ospiti graditi, accondiscendenti verso la triade.
Il nostro rammarico rischia di tramutarsi in rabbia quando, lasciati per un attimo da parte i progetti e le proposte, lasciata da parte la condizione di estrema difficoltà della nostra categoria, non si riesce ad ottenere attenzione neppure quando si chiede, invano, il rispetto e la tutela dell’inalienabile diritto alla salute delle cittadine e dei cittadini. E se sui progetti si può esser tolleranti e attendisti, sulla salute no! sulla salute non si può perdere tempo, e non si transige!

Nell’ultimo incontro avuto si è preso l’impegno, per l‘ennesima volta, di garantire alla città il monitoraggio essenziale per la prevenzione dal contagio da covid 19 e la predisposizione di screening a rete di tamponi veloci attorno al mondo della scuola per garantire la frequenza in sicurezza dei nostri figli e del personale della scuola, cosa peraltro prevista dal’ultima ordinanza regionale. Intanto i giorni passano e se pur gli eventi attorno a noi non ci tranquillizzano, anzi, ad Amantea questa ordinanza non è applicata.
Chi governa Amantea non si è reso conto – o forse preferisce non farlo – che da dieci mesi è in corso una pandemia che miete vittime. E la nostra cittadina è tra le più colpite, per numero di contagiati, in Calabria. Ha vissuto momenti assai difficili che suggerivano la necessità di uno screening che interessasse gran parte della popolazione per comprendere quanto il virus fosse sfuggito al tracciamento.

La Regione mette a disposizione questo servizio di screening, le associazioni, i cittadini ne auspicano la richiesta, e chi amministra in questo momento il nostro paese si prende il lusso di non pretenderlo. Ci siamo dovuti finanche sostituire alla necessaria comunicazione istituzionale per informare i nostri concittadini disorientati e preoccupati. Ma dai Commissari abbiamo ascoltato parole e raccolto solo promesse! “Promesse da marinaio”, che per antonomasia sono quelle che non verranno mai mantenute. Chi si aspettava che la commissione prefettizia avrebbe  portato alla normalità la città dovrà ricredersi: Amantea è sporca, abbandonata, sola come non è mai stata! Sembra venga trattata come un paese “a perdere”, senza speranza, senza futuro. I suoi cittadini sono avviliti, esausti ed impauriti.
E questo non lo possiamo davvero  accettare!

ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI VIVIAMANTEA