BELVEDERE MARITTIMO- Bagarre in consiglio comunale a Belvedere Marittimo. Davanti a decine e decine di presenti, nella nuova sede del Museo Del Mare, si sono svolti i lavori dell’Assise cittadina. Scintille tra il gruppo del sindaco e l’ormai ex compagine di maggioranza, Belvedere Futura. Eugenio Greco, Filippo Perrone e Giovanni Martucci hanno ufficializzato la fuoriuscita dalla maggioranza che soltanto diciotto mesi fa avevano contribuito ed ellegere. In un duro intervento in aula, Eugenio Greco ha annunciato per somme linee, gli ormai noti motivi della fuoriuscita. Dichiarazioni al vetriolo tra le parti. In soccorso del sindaco la dott.ssa Maria Rachele Filicetti, ormai difatti un membro della nuova maggioranza di governo. Per i tre “noti malpancisti“, ormai nuovo gruppo di minoranza, una debacle politica vera e propria. Nel merito il sindaco Cascini non ha fatto drammi: “Prendo atto della decisione dell’assessore Eugenio Greco. Si tratta di un distaccamento pensato e voluto da tempo”. Ha detto il primo cittadino in consiglio comunale, proseguendo: “Vogliamo salvaguardare Belvedere Marittimo dalle lacune che sono state fatte negli anni. Non esiste un settore della Polizia Municipale, solo un servizio. Non c’è nessun interesse politico”. Cascini smentisce Futura: “Per le assunzioni gratuite c’è tempo fino al 31 Gennaio. Prematuro parlarne ora e così in fretta. In ogni caso non abbiamo preso nessuna decisione. Stiamo rivedendo anche il DUP, apponendo delle modifiche tecniche. Non esiste nessuna possibilità di definire le cose in maniera completa. Ogni nostra proposta – essendo in dissesto – deve esser approvata dal Ministero. Basta processi alle intenzioni. Ho sempre cercato di mettere pace. Abbiamo amministrato sempre con la possibilità di andare a casa. Diciamo le cose come stanno, anzi pensiamo a rimboccarci le maniche”. Infine la bacchettata finale: “Ho un mandato elettore, nonostante lo stesso Greco mi abbia già sfiduciato la prima volta. Probabilmente ho sbagliato a fidarmi di lui, ma io sono ancora qui. Ho accettato di tutto, ma questo era un disegno già organizzato”.