“Da quando il TAR della Calabria, in data 13 ottobre 2021, ha emesso la sentenza relativa al ricorso presentato dalla Società S.A.TE.CA. SpA, inerente l’annosa questione termale e dopo l’incontro tra le parti, avvenuto il 07.12.2020, in cui è fallita l’esecuzione spontanea della stessa, sulla vicenda sembra sia calato il più assoluto silenzio, fatta eccezione che per un post apparso su facebook, sulle pagine personali dei primi cittadini delle due comunità, nel quale veniva riferito un incontro con il Presidente della Regione Calabria il cui resoconto sarebbe stato reso pubblico nei giorni seguenti. Resoconto mai avvenuto. Sono trascorsi tre mesi senza, ad oggi, vedere alcuna soluzione del problema. Tutto tace, le istituzioni (Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, Regione Calabria), azienda. Il rischio di un’altra stagione di totale chiusura incombe. Imprenditori, non solo del settore turistico alberghiero, piccoli operatori economici, e tutti i cittadini sono preoccupati che una risorsa così importante rischi di essere definitivamente persa, sono allarmati e soprattutto meravigliati di questo assoluto silenzio calato sulla questione. Da un eccesso di clamore, da tutte le parti, ad un eccesso di silenzio…

Dal grido di “trasparenza” usato, dalle vicendevoli accuse giornaliere, all’oscuramento totale. Non vorremmo essere i soliti e soli guastafeste ma, a quanto pare, di tanto in tanto, è necessario dare una scrollatina, affinchè qualcuno si svegli da sonni profondi. Le stagioni turistiche si programmano in congrui tempi e non dalla sera alla mattina. Non chiediamo di essere informati con dovizia di particolari, ma sommariamente sapere se gli stabilimenti termali apriranno e si potrà fare la stagione estiva 2022. Gli imprenditori, i commercianti, i cittadini tutti hanno diritto di sapere. Di sapere se devono assumere personale per affrontare una stagione anche termale, prevedendo e provvedendo a reclutare il giusto fabbisogno. Devono sapere se iniziare a provvedere alla manutenzione ed a tutta l’attività preparatoria che, per le stagioni estive, inizia già dal mese di marzo/aprile. Devono sapere se investire, se attingere a finanziamenti e/o prestiti bancari per poter affrontare gli approvvigionamenti e, dunque, avviare l’iter con congruo anticipo. Devono saper rispondere ai clienti che telefonano per prenotare la propria vacanza. Due anni di pandemia hanno devastato le piccole realtà imprenditoriali, i piccoli commercianti, i ristoranti, i bar che, al contrario delle grandi realtà, hanno anche ricevuto ristori irrisori. E i lavoratori, non solo quelli del comparto termale, hanno diritto di sapere se provvedere o meno a cercare lavoro altrove. E’ già tardi”. È quanto affermano, in una nota stampa congiunta, Il gruppo consiliare ” Cambiamenti” Di Acquappesa, composto da Sandra Ricco e Mauro Avolio, e Il gruppo connsalire ” La città del sole” di Guardia Piemontese composto da Antonietta D’Angelis, Francesco Pietramala, Andrea Muglia.