I gruppi Consiliari di opposizione “Cambiamenti” del Comune di Acquappesa (CS) e “Città del Sole” del Comune di Guardia Piemontese (CS), in merito alla questione termale, si erano già espressi qualche giorno fa sulle pagine di questo giornale denunciando l’ennesimo stallo. Allo stallo già dichiarato si aggiungono situazioni poco lineari e il fallimento politico delle due amministrazioni. Eravamo stati facili profeti quando avevamodetto che non avrebbe partecipato nessuno a quelle condizioni e che prima di agire bisognava aver un opiano B, così è stato. La determinazione del Responsabile del Settore Tecnico n. 418 del 04.11.2021, l’avviso esplorativo che avrebbe dovuto portare all’individuazione del nuovo gestore dello Stabilimento San Francesco, unitamente al 40% delle acque ed ai locali uffici, mediante la procedura della “manifestazione di interesse”, certifica il fallimento dei due sindaci.

La gara è andata deserta, dobbiamo riconoscergli il merit, che è facilmente riscontrabile, di aver distrutto tutto. Alla luce dell’attuale situazione raccogliamo i cocci di una la stagione termale-turistica 2021 saltata, con le ripercussioni economiche ed occupazionali che tutti conosciamo, siamo consapevoli che la stagione 2022 è ormai compromessa. Allora vi chiediamo, cari sindaci qual’ è la programmazione per la prossima stagione? Avete già un ulteriore piano? Ci domandiamo che bisogno c’era di non rispettare un accordo firmato dal Prefetto che avrebbe garantito continuità lavorativa fino al subentro del vincitore del bando?

Le ripercussioni di carattere amministrativo, economico e legale a cui queste amministrazioni hanno esposto le due comunità sono gravissime, i responsabili se ne assumeranno le conseguenze. Il TAR si esprimerà a breve, molti gli scenari che si potrebbero verificare, eventuali risarcimenti economici dovranno essere pagati dalle due comunità? Che affidabilità possono avere due sindaci i quali in data 16 settembre così si esprimevano ingannando le comunità: “È con grande soddisfazione ed immensa gioia, che annunciamo il completamento delle procedure di approvazione delle manifestazioni di interesse presentate per quanto riguarda la gestione delle Terme Luigiane.

Abbiamo completato tutti gli atti amministrativi propedeutici all’approvazione della lettera di invito, approvata con determina n. 342 del 14 settembre 2021 ed in data 15 settembre 2021, la stessa lettera di invito, è stata inoltrata alle imprese ammesse, con richiesta di presentazione dell’offerta entro le ore 12.00 del 18 ottobre 2021.

Dopo tale data, si provvederà ad esaminare le offerte e, quindi, si giungerà entro qualche settimana all’aggiudicazione al soggetto vincitore. Un passo importante, verso la svolta e verso il rilancio concreto ed effettivo delle Terme Luigiane”.

Cari sindaci, è vero, un passo importante, un passo storico mai avvenuto, rimarrete nella storia come i due sindaci che hanno distrutto le Terme Luigiane.

Per quanto sopra esposto, per le responsabilità politiche, economiche legali, per i danni di immagine a tutto il territorio chiediamo le immediate dimissioni dei sindaci.

Non possiamo, inoltre, tralasciare la proroga che è stata fatta e su cui ci siamo spesi precedentemente. Il 18.10.2021, infatti, scadeva il termine fissato per la presentazione delle offerte da parte degli operatori invitati alla procedura negoziata. Nello stesso giorno, però, è stata disposta, con determina del Comune capofila, una proroga dei termini al 29.10.2021.

A tal riguardo non può essere tralasciato il modus operandi della nuova responsabile di settore, le cui risposte alle nostre richieste sono ermetiche, quasi fosse più filosofa che tecnica. Come è risaputo, l’art. 43 del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267, consente ai consiglieri comunali di ottenere dagli uffici comunali tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, ma così non è per il comune di Guardia Piemontese dove le notizie sono criptate.

A condurre una simile gestione la responsabile di Settore, avallata ormai da una politica compiacente che sta portando avanti laquestione termale , e non solo, come affare di casa propria e non affare di interesse collettivo. Siamo qui ,pertanto, a denunciare questo tipo di comportamenti, i cui responsabili se ne assumeranno le responsabilità e conseguenze.