“Buttiamo 150 anni di antimafia. Così non parla nessuno”. Con queste parole il Procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri ha commentato la sentenza con i quali i giudici del Tribunale per i Diritti dell’uomo di Strasburgo Strasburgo invitano l’Italia a modificare l’ergastolo ostativo per concedere benefici penitenziari ai condannati irriducibili. In una lunga intervista rilasciata al giornalista Marco Travaglio, pubblicata sul Fatto Quotidiano, Gratteri spiega che questo pronunciamento fa il gioco dei boss che rimangono tali per tutta la vita soprattutto se non collaborano con la giustizia. Gratteri ha spiegato che gli stessi ndranghetisti confessano che proprio l’ergastolo ostativo, associato al 41-bis, è una molla per indurli a collaborare. “Nessuno –afferma il Procuratore – salvo rare eccezioni, si pente per ragioni morali, religiose o ideologiche. Chi parla lo fa per convenienza”.