I Carabinieri della Stazione di Cosenza hanno arrestato un 22enne residente nel comune di Casali del Manco per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Le indagini sono partite dalla denuncia della compagna che dopo l’ennesima aggressione si è rivolta ai militari dell’Arma. E’ stata accolta nella cosiddetta stanza “Rosa” riservata per le audizioni protette delle vittime più vulnerabili ed ha raccontato mesi i violenze da parte del compagno da cui ha avuto anche una bambina. Uno scenario fatto di calci, schiaffi e insulti a volte anche in presenza di amici e parenti. Con l’ultima aggressione dello scorso 3 ottobre la donna è finita al pronto soccorso con lesioni giudicate guaribili in 20 giorni. Il giorno successivo a tale violenza, invece, il ragazzo aggrediva anche il padre della donna intervenuto il giorni precedente in soccorso della figlia. In particolare, il padre della parte offesa, mentre era in attesa di intraprendere la propria attività lavorativa, veniva raggiunto dal ragazzo, il quale, dopo essersi infilato nella sua autovettura senza il suo consenso, si scagliava con una violenza inaudita su di lui, aggredendolo con una serie di pugni alla faccia e alla spalla destra, causandogli diverse lesioni, escoriazioni multiple, per cui lo stesso è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso del locale ospedale. Le evidenze pertanto raccolte in sede investigativa hanno tracciato a carico dell’indagato un quadro gravemente indiziario che riferito immediatamente alla magistrato di turno presso la Procura della Repubblica, ha consentito in tempi rapidissimi l’emissione della misura cautelare, in esecuzione della quale il ventenne è stato tratto in arresto ed associato alla Casa Circondariale di Cosenza. Il provvedimento adottato dall’Autorità Giudiziaria si inquadra nell’ampia e delicata cornice repressiva delimitata dal cosiddetto “Codice Rosso”, per il quale ogni episodio di maltrattamento in famiglia viene curato sin nei minimi particolari e approfondito in maniera rapidissima, così da tutelare l’incolumità di quelle persone rientranti nelle cosiddette fasce deboli.
Particolare attenzione sul fenomeno di questo genere di reati è posta dal Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza che con lo scopo di mettere a disposizione aree accoglienti, rassicuranti, confortevoli e quanto più vicino all’idea di famiglia, nell’ambito del progetto una “Stanza tutta per sé”, si è dotato di una sala destinata ad accogliere donne e bambini che, pur tra mille paure, decidono di affidarsi ai Carabinieri denunciando abusi e violenze.