L’attacco della Maggioranza.

Si assiste nuovamente ad un maldestro tentativo da parte dell’opposizione di arrogarsi meriti che non gli appartengono così come non gli appartiene il dono della verità.A proposito del rimborso TARI che sta giungendo alle famiglie scaleote, il merito certo non può essere di chi ha proposto o fatto proporre o solo finanziato il ricorso al TAR da parte di alcuni cittadini, qualcuno addirittura ignaro del suo contenuto.Ad onore del vero il Sindaco, durante la conferenza stampa testualmente affermava :”in merito agli adeguamenti tariffari, ho sempre manifestato apertura nei confronti dei cittadini attraverso una diretta in cui veniva spiegata la situazione, in un incontro con i capigruppo consiliari e con alcuni dei ricorrenti ai quali veniva rappresentata la necessità di attendere il conto consuntivo al fine di verificare se i costi sostenuti nel 2020 potevano essere coperti dalle tariffe 2019 ed in tal caso provvedere alla revoca delle delibere di adeguamento. E così è stato.Dal conto consuntivo si sono verificati dei risparmi rispetto alle spese preventivate e si è giunti alla conclusione che le tariffe 2019 coprivano i costi 2020 e si è proceduto alla revoca delle delibere vanificando così il ricorso intentato da alcuni utenti proprio contro questi adeguamenti tariffari.Tale ultimo ricorso vedeva il Comune vincere dinanzi il T.A.R., che non accoglieva l’istanza cautelare di sospensione dell’efficacia delle delibere, e dinanzi il Consiglio di Stato che confermava la decisione del T.A.R. Calabria.Il Comune di Scalea ha dovuto, però, sostenere i costi per la difesa che potevano benissimo essere risparmiati”.Questa è la verità. Il resto rimane un maldestro tentativo di fare confusione e non di collaborare.

La replica di Minoranza consiliare.

SUGLI AUMENTI TARI L’AMMINISTRAZIONE NON PUÒ CHIEDERCI DI TACERE, NÈ PUÒ CHIEDERE AI CITTADINI DI NON DIFENDERE I PROPRI DIRITTI.
SU QUESTE COSE CHIEDIAMO IL CONFRONTO IN CONSIGLIO COMUNALE

Ieri sera, dopo un nostro post di soddisfazione per l’ottenimento dei rimborso TARI da noi richiesto, l’amministrazione ci ha prontamente. – telegraficamente direi – replicato che per noi sarebbe stato meglio TACERE, perché il merito della restituzione sarebbe spettato tutto a loro, con confuse divagazioni su un ricorso amministrativo peraltro ancora tutto da definire.
Ora, sulla TARI come sul Servizio Idrico Integrato, l’unica cosa che l’amministrazione sembra aver fatto di propria iniziativa è L’AUMENTO ILLEGITTIMO dell’anno scorso, mentre le riduzioni sono state indotte da precisi atti del Ministero dell’Economia, da noi interpellato, e dalla pendenza di un ricorso proposto da alcuni cittadini, tant’è che lo stesso post dell’amministrazione tradisce un palese timore verso tale azione, nel momento in cui la restituzione degli aumenti TARI 2020 viene indicata anche come motivo teso a vanificare il ricorso in questione.
Ma la cosa più preoccupante è l’invito a TACERE che l’amministrazione ci ha rivolto su questo tema, così come del tutto furi luogo ci sembra l’attacco verso chi è stato costretto a proporre ricorso al giudice per evitare di pagare tasse ingiuste.
Noi riteniamo che una cosa del genere non dovrebbe mai accadere.
Un’amministrazione che possa dirsi davvero serena nelle sue cose non dovrebbe mai temere le osservazioni degli altri gruppi, ancorché espressi come al solito correttamente ed onestamente, né dovrebbe attaccare chi si vede costretto a chiedere giustizia nei tribunali, soprattutto quando si tratti di verificare la legittimità delle imposte comunali, ovvero di atti coi quali si mettono le mani nelle tasche dei cittadini. È poi davvero grottesco rinfacciare ai cittadini i costi che il Comune ha dovuto sostenere per difendersi nel giudizio… Come se l’aumento illegittimo lo avessero deciso i cittadini… senza dire della scelta di rivolgersi a difensori esterni in luogo dei validissimi avvocati interni all’ente… e senza dimenticare che all’appello mancano ancora i rimborsi del servizio idrico integrato.

Su questi temi ho invitato l’amministrazione comunale ad un pubblico confronto in apposito consiglio comunale. Ad ora non ho ottenuto riscontro, ma assicuro i cittadini di Scalea che lo chiederemo ancora e in via formale, e sarà anche l’occasione per farci chiarire come si può acquistare un condizionatore per la stanza del sindaco per un importo di euro 2300 e per una potenza di 18.000 BTU!!! Un botto di spesa e un botto ancora più pesante di consumi!
Uno schiaffo alla città e a quei cittadini che hanno difficoltà a tirare avanti

PER SCALEA
Il capogruppo
Avv. Angelo Paravati