Stabilizzazione TIS: la Regione Calabria invita i comuni anche di Scalea e Cetraro ad adeguare la delibera di giunta. Con una nota ufficiale, il Dipartimento Lavoro della Regione Calabria ha comunicato che la delibera adottata dai comuni di Cetraro e Scalea non è conforme agli indirizzi regionali in materia di stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS). In particolare, viene considerata illegittima la subordinazione dell’assunzione alla storicizzazione delle risorse, in quanto i fondi sono già stati quantificati: 54.000 euro per ciascun tirocinante, erogabili in 4 annualità. La Regione invita i Comuni a modificare l’atto e inviare una nuova versione conforme oppure, in caso contrario, a comunicare formalmente la rinuncia per permettere l’attivazione di soluzioni alternative. Un passaggio importante che riguarda il futuro di molti lavoratori e che merita massima attenzione. Questo il testo della missiva della Regione ai comuni (anche) di Scalea e Cetraro: «a seguito dell’istruttoria effettuata sull’atto deliberativo adottato dal Vostro Ente in materia di stabilizazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS), si rileva che il contenuto dello stesso non risulta conforme agli indirizzi definiti dalla Giunta regionale con D.G.R. n. 362 del 23 luglio 2025 e dalla nota prot. n. 560437 del 25/07 /2025. In particolare, la subordinazione dell’assunzione dei tirocinanti alla storicizzazione delle risorse risulta priva di fondamento giuridico, in quanto la misura regionale prevede un contributo certo e quantificato pari a 54.000 euro per ciascun tirocinante stabilizzato, da erogarsi in quattro annualità. Pertanto, si invita I’Amministrazione a modificare l’atto deliberativo rimuovendo la condizione relativa alla storicizzazione, e a procedere alla trasmissione della versione aggiornata agli uffici regionali. Si ritiene che le valutazioni tecniche e finanziarie interne siano già state completate e che l’adeguamento possa avvenire in tempi rapidi. Qualora, invece, si ritenga impossibile procedere alla stabilizzazione, si richiede di comunicarlo senza indugio alla Regione e ai tirocinanti coinvolti, al fine di non ostacolare ‘attivazione delle misure formative e delle ulteriori soluzioni occupazionali che l’Amministrazione regionale sta predisponendo per i soggetti esclusi ed al contempo ad annullare la deliberazione de quo. Si confida nella consueta collaborazione istituzionale e nella piena consapevolezza del valore sociale e amministrativo di questo percorso, volto a valorizzare l’esperienza maturata dai tirocinanti e a promuovere una risposta concreta alle esigenze occupazionali del territorio».

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