Di Leonardo Cecchi

Rai2. Che tempo che fa. Ci sono Santelli e De Luca. Si parla di mascherine, e la Santelli, tutta spavalda, afferma: “Io – in Calabria – non ho messo l’obbligo delle mascherine, perché se metto l’obbligo poi dovrei essere in grado di garantirle gratuitamente a tutti”.

Scelta difficile, dolorosa per alcuni aspetti. Ma dettata dalla necessità. Perché magari non ci sono le risorse, i mezzi per garantire tutte quelle mascherine. E Santelli, così dicendo, fa quindi intendere di non aver mai voluto creare il caos sulla questione.

Perché controlla tutto, lei. Tutto, tranne le ordinanze che firma. Una a caso: “L’Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica”, firmata da lei il 13 Aprile (N.29)

Che al punto n.5 recitava “è fatto obbligo a tutte le persone che si spostino o giungano all’interno del territorio regionale per attività consentite e autocertificate, di utilizzare la mascherina”. E ribadiva poi – per giunta – lo stesso obbligo in altre tre parti dell’ordinanza.