SANTA MARIA DEL CEDRO- «Dieci velocissimi minuti. Il tempo di un caffè al bar, di una pausa merenda, di una rapida doccia. Tanto è durato il Consiglio Comunale del 30 luglio a Santa Maria del Cedro, con quattro punti all’ordine del giorno tra i quali: il riesame del rendiconto (impugnato davanti al TAR di Catanzaro dall’opposizione) e la Salvaguardia degli equilibri di bilancio. Dieci minuti. Dalle ore 19:05 alle 19:15.

E no, non è come pensate voi, non c’erano accordi già presi o pochi punti all’ordine del giorno.

Semplicemente il Presidente del Consiglio ha dichiarato all’inizio della seduta che “non aveva voglia di sentire polemiche” (cit.), altrimenti tre richiami e tutti a casa. Insomma, nessuna possibilità di discutere, anche perché la scelta di che cosa definire polemica e che cosa no è del tutto arbitraria. A quanto pare, eccepire delle difformità nelle procedure è fare polemica, rilevare delle incongruenze nei bilanci è ancora polemica, riferire che due giorni per visionare documenti importanti è poco tempo è polemica.

Tutto è polemica.

Intanto questo Consiglio vota tutto quello che riesce in maniera compulsiva, quasi come se alzare la mano fosse uno sport nazionale, senza tenere conto di tutte le scorrettezze presenti nella compilazione di documenti e bilanci, che potrebbero sfociare in problemi amministrativi decisamente seri. Ma, si sa, a questa amministrazione non interessa: si crede onnipotente, e il confronto non sa neanche dove sta di casa. E mentre in Consiglio passa qualsiasi nefandezza, le crepe amministrative si fanno sempre più evidenti.

I problemi sono talmente tanti, che riuscire a evidenziarli tutti è un’impresa titanica, ma ci proveremo, per dovere di cronaca.

Innanzitutto, è passato ormai un anno dalle elezioni, da quelle promesse elettorali che tanto ci avevano affascinato durante la campagna elettorale. Musei Egizi, laboratori artigianali, destagionalizzazione del turismo, crescita esponenziale del territorio, empowerment femminile, insomma un programma elettorale da far impallidire il comune di Segrate. In un anno non si è visto nulla di tutto questo, ma proprio nulla. Neanche un piccolo progettino, un capannone, una casetta, niente di niente. Solo le solite opere pubbliche, tanto decantate, ma nient’altro (aumento delle tasse a parte, ovviamente).

Ma lasciamo stare anche tutto questo: poverini, non hanno avuto tempo, impegnati come sono nella nuova campagna elettorale del Sindaco per le regionali. Bisogna comprenderli. Vetere ha dichiarato “senza se e senza ma” (un mantra che gli piace ripetere) che appoggerà senza riserve un Presidente di Regione che ha fatto il gioco delle tre carte, pur di restare attaccato alla sua remunerativa poltrona. Non sono bastate le beghe giudiziarie a farlo desistere o le dimissioni date in maniera del tutto opportunistica, lui resterà al fianco di un Presidente che non condivide i suoi ideali politici da “uomo di sinistra”. E ora, complice l’estate, gli toccherà fare campagna elettorale in giro per discoteche e locali. Che vita grama!

Intanto, i cittadini di Santa Maria aspettavano l’estate per qualche guadagno in più. Dopo che l’amministrazione Vetere si era riproposta di prendere in mano gli eventi estivi, ci aspettavamo quantomeno un calendario da fare concorrenza a “Battiti live”. E invece, qualche serata danzante, un paio di sagre, ma niente di nuovo all’orizzonte. Niente che spinga un turista a venire a spendere i soldi a Santa Maria del Cedro. Ed ecco che ci siamo trovati con un luglio praticamente deserto, che non ha portato nelle tasche delle attività commerciali e ricettive neanche un centesimo in più. Ma non solo. Case sfitte, B&B costretti ad abbassare i prezzi pur di avere qualche ospite, eventi dove non si presentano nemmeno i parenti degli amministratori, caratterizzano un’estate rovente solo per le temperature.

I turisti scrivono nelle diverse pagine su Facebook di essere scontenti, di non trovare servizi all’altezza delle spese, di avere un mare sporco, con spiagge tenute male. E i tifosi del Sindaco, con le bende agli occhi, che cosa fanno? Invece di farsi un esame di coscienza, sono pronti a urlare “se non vi piace, tornatevene a casa”. Ma certo che i turisti, se vengono trattati così, se ne tornano a casa, anzi, peggio ancora, scelgono un’altra meta. Non si può essere ciechi fino a questo punto. Non si può pensare che tutto vada bene, perché non è così.

Dove sono i Consiglieri con le “deleghe pesanti”, dove sono gli assessori così tanto osannati? Dove sono le iniziative, le novità, le spinte per il turismo? Probabilmente a ballare in piazza con gli stessi gruppi che si dividono le serate della stagione, con poca inventiva, fatevelo dire.

Ma non è finita.

In uno dei suoi ultimi post, il Sindaco se la prende con “porci e animali”, “Zulù”, “disadattati” che avrebbero bisogno di essere educati a suon di “sventole”. Tralasciando il solito linguaggio estremo, razzista e violento, la domanda è: ma questa amministrazione è in grado di mantenere la sicurezza nel proprio territorio oppure no? Qual è il senso di spendere migliaia e migliaia di euro per rinforzare la squadra di vigili e ausiliari, di mettere telecamere di sorveglianza, se poi lo stesso Sindaco si lamenta che le regole non vengono rispettate? Insomma tutte le risorse messe in campo funzionano oppure no? Addirittura in una recente diretta lo stesso Vetere aveva dichiarato che si sarebbe messo la stelletta da sceriffo e avrebbe vigilato lui stesso sulle strade. Qualcuno di voi l’ha visto? Probabilmente era impegnato a preparare la sua presenza alle processioni del paese e delle frazioni. Perché questa è un’altra chicca: tempo fa aveva dichiarato che la Chiesa non lo avrebbe più visto, salvo poi fare sapere a tutti che ora, per ripulirsi l’immagine, è il momento di ritornare a partecipare alla vita religiosa della comunità. Lo troverete dietro al Santo, in pompa magna, con la fascia ben fissata sul petto, che presenzierà alle cerimonie, come se la sua figura fosse più importante di quella di chiunque altro, al punto di annunciarne la presenza. E noi tutti lo andremo ad ammirare, a osannare, a pregare a mani giunte e con devozione. Perché, si sa, quando si pensa di essere onnipotente, neanche il Santo mette timore.

Pensate sia finita qui? Oh no, questo è solo l’inizio». È quanto rende noto il gruppo di Minoranza “Insieme per il Futuro”.

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