“In Calabria (e nelle altre regioni meridionali) la carenza di personale e i tagli di reparti e servizi hanno due cause: la pessima gestione della sanità e in primo luogo le minori risorse che lo Stato ci assegna. Lo affermo con certezza, poiché i relativi criteri di ripartizione non si basano sui dati di morbilità della Calabria. Questo significa che ogni anno abbiamo 150 milioni in meno di quanto necessario. Attenzione, nel complesso parliamo, con riferimento agli ultimi 20 anni, di oltre 2,6 miliardi di euro che ci mancano. Per questo ho presentato una specifica proposta di legge, che, se approvata, risolverebbe le diseguaglianze nella ripartizione del Fondo sanitario tra il Nord e il Sud dell’Italia. Mi rivolgo ai colleghi parlamentari di tutte le forze politiche: dobbiamo eliminare questa disparità, altrimenti regioni come la Calabria saranno costrette a pagare un’emigrazione sanitaria da 300 milioni all’anno, in quanto non potranno mai assumere il personale sanitario che occorre, investire in tecnologia, specialistica, prevenzione e medicina del territorio”. Lo afferma l’onorevole Francesco Sapia, Parlamentare del Movimento cinque stelle