Era stata accolta in pompa magna, soprattutto dalla politica cetrarese, (Neanche tutta, come vi avevamo detto) dai tifosi della Santelli e dagli odiatori di qualche politico paolano.

Eppure, nonostante i maldestri tentativi di veicolare informazioni, noi eravamo stati profetici e scettici sin dall’inizio. Lo avevamo detto chiaramente, senza voler offendere nessuno: La riunione convocata da Jole Santelli, sarà stata un buon incipit, ma se alle belle parole, non seguiranno i fatti concreti, allora passerà alla storia come la solita farsa.

La solita passerella politicizzata, alla quale ha dato rilevanza, solo chi ancora crede a Babbo Natale.

Sono passati più di 50 giorni, ed i toni trionfalistici, si sono trasformati in uno strano silenzio. L’euforia, ha lasciato spazio ai dubbi.

Quindi? Quale è la situazione? Sono stati adottati i provvedimenti annunciati? Ha riaperto il punto nascita dell’ospedale Iannelli?

Ovviamente la burocrazia, già di per sé depressa, è stata ulteriormente rallentata (se possibile) dall’emergenza coronavirus. È questa l’unica attenuante che vogliamo tenere in considerazione.

Però, senza voler mancare di rispetto a Jole Santelli, che reputiamo “Politicamente” un cavallo di razza, e consapevoli di quelle che potrebbero essere le responsabilità dell’Azienda Provinciale, ci chiediamo, e se lo chiedono tutti i cittadini del Tirreno Cosentino, se non sia il caso per il presidente della Regione Calabria, di battere i pugni sul tavolo e farsi (Ri)sentire. Non fosse altro, che il web, è pieno di post ed annunci in pompa magna, senza alcun seguito nei fatti, e la gente è stanca La pazienza è finita, la rabbia è tanta. È stato presentato un preventivo, c’è stata una gara, adesso quale cavillo burocratico blocca la riapertura del punto nascita? Ma soprattutto perché la Santelli tace? È al corrente di tutto ciò? Cosa ne pensa? Zuccatelli cosa sta facendo a riguardo? È lecito avere delucidazioni in merito?

Ovviamente, qualcuno, potrebbe pensare, che questo sito, sia di parte, ma per fortuna, a testimonianza del fatto che ci stiamo battendo al fianco dei cittadini, dando eco ai loro malumori, in questi giorni abbiamo preso atto alle proteste vibranti di tutta la politica cetrarese, delusa (a modo suo,ognuno tira acqua al mulino proprio) dallo stallo imbarazzante. I consiglieri comunali di Forza Italia ( Partito di apparenza della governatrice) e quelli del Partito Democratico hanno già annunciato di dimettersi in segno di protesta verso l’Asp di Cosenza per i ritardi nei lavori. I Forzisti hanno definito “Una vergogna di stato il punto nascita”. Questo un estratto del loro durissimo attacco pubblico “…..Di pochissima entità economica, se posta a confronto delle risorse impegnate in altri lavori e acquisti fatti in tempi recenti. Questo partito non ha mai avuto alcuna remora a denunciare pubblicamente la presenza di una volontà superiore che ostacoli il ripristino di un Servizio così importante e vitale nella Struttura del “ Iannelli”! Ha sempre pensato ad un combinato disposto tra politica, burocrazia e massoneria deviata, che appartiene ad alcuni ambienti della vecchia gestione politica regionale e che continua a sopravvivere, almeno fino a quando l’on. Santelli, nella quale poniamo la nostra più completa fiducia, non riuscirà a venire a capo di losche trame e a ripristinare lo stato di diritto nella gestione organizzativa dei servizi in seno all’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. Così come annunciato, in data 13 maggio u.s., intanto, i tre componenti del Gruppo Consiliare di “Forza Italia“, — Samuele Losardo, Angela Onorato e Roberto Ricucci –, nella mattinata di giovedì 28 maggio p.v., si recheranno presso l’Ufficio Protocollo per ufficializzare le proprie dimissioni da Consiglieri comunali. I motivi, così come abbondantemente espressi in più occasioni, sono esclusivamente riferibili ad una forte presa di coscienza della resa, ormai totale e incondizionata, delle Istituzioni pubbliche all’autoritarismo decisionale di una classe di burocrati, che si succede da anni ai vertici della dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. Una innegabile sconfitta dello Stato nelle sue articolazioni democratiche, di cui sarà informato il suo massimo rappresentante provinciale, il Prefetto di Cosenza. Il problema della riapertura del “ Punto Nascita” di Cetraro dovrà essere preso a simbolo di come la politica, a qualsiasi livello di rappresentanza, dimostri la sua impotenza e rassegnazione di fronte al sempre più forte accentramento del potere nelle mani di mega-commissari che decidono, indisturbati, cosa farne del diritto alla salute e alla vita dei cittadini italiani. Oltre 200 mila cittadini, abitanti nella vasta fascia costiera del Tirreno cosentino e territori montani limitrofi, sono violentati da semplici burocrati nel loro sacro diritto alla salute. La Costituzione è violentata, allorchè stabilisce che la Repubblica garantisce e attua questo diritto! Dal 4 agosto 2019 è vietato, nell’intera Provincia Tirrenica Cosentina, far venire al mondo bambini…..”

Addirittura, anche il sindaco Aita ha annunciato le dimissioni.

“In questi anni il mio impegno sulla sanità è stato totale, non ho nulla da rimproverarmi.

Siamo riusciti nel 2016 a bloccare, con una grande manifestazione, dopo aver occupato l’area esterna Ospedaliera per giorni, l’attuazione di quel famoso e scellerato Decreto 64 di Scura.
Abbiamo fatto sit in per giorni, in pieno ferragosto, da soli, insieme al comitato pro Ospedale e ai sindacati ospedalieri. Abbiamo occupato la cittadella regionale, fatto manifestazioni con le mamme,trasmissioni televisive, viaggi della speranza giornalieri presso la Regione Calabria e l’ASP, subito mortificazioni e fatte lunghe attese pur di raggiungere un qualche risultato.

Non ci siamo, noi, mai fermati.

Non mi fermerò neanche adesso, perchè sono abituato a fare quello che è giusto per difendere la mia Città e i suoi diritti, non badando a giochi sottili, quelle si chiacchiere e farse, che sanno di campagna elettorale iniziata sulle spalle dei cittadini e delle mamme.

Molti un domani dovranno spiegare il loro impegno, ma questa è un’altra storia.

Adesso, dopo averle tentate tutte, ho inviato giorno 22/05/2020,come promesso, una lettera circostanziata, sotto riportata, ai conduttori delle trasmissioni televisive di REPORT e NON E’ L’ARENA per chiedere loro di dar voce ai diritti negati.

IO , cosi come scritto nella lettera e consapevole del delicato momento che attraversa la Città, mi recherò Venerdì 29/05/2020, dal Sig. Prefetto di Cosenza per consegnare la fascia tricolore e dimettermi in segno di protesta e sfiducia verso uno Stato che dovrebbe tutelare i diritti alla salute dei cittadini.
E’ un atto che devo alle tante mamme e alla dignità del ruolo che occupo, con umiltà, per vostro conto”.

Che sia ben chiaro, il gesto dei consiglieri comunali e del primo cittadino potrebbe essere vano ai fini del risultato, ma sarebbe comunque un palese segnale, un urlo dignitoso, un monito lampante: Siamo stanchi delle chiacchiere.

Probabilmente qui funziona così: I politici fanno propaganda, i burocrati si incartano, i medici fanno gli eroi, ed i cittadini……Avete Capito come stiamo messi?

…..Continua…..