“Nella prossima settimana sarà diffusa una mia ordinanza per evitare che lo scarico delle acque meteoriche provenienti dagli spazi di pertinenza degli immobili privati e pubblici, come tetti, cortili, lastrici solari e chiostrine, finisca nelle rete fognaria delle acque reflue urbane. I nostri impianti di depurazione sono oggi muniti di tutte le autorizzazioni allo scarico e sono regolarmente dimensionati per sopportare il carico dei mesi di maggiore affluenza turistica. Però, lo scarico delle acque meteoriche nella condotta di fognatura nera, oltre a risultare un problema di gestione delle reti fognarie e di corretto funzionamento degli impianti di depurazione, crea pregiudizio sia per l’ambiente, che per l’igiene e la salute pubblica e produce notevoli costi di gestione e manutenzione. Con piccolissimi sforzi si potranno raggiungere notevoli risultati sotto tanti aspetti. Ci sono poi aree dove i privati cittadini potrebbero raccogliere l’acqua piovana e farne buon uso per tante altre attività consentite dalle norme. Resta solo da sistemare definitivamente la condotta sottomarina. Non fu questa, a mio giudizio, una buona scelta della Comunità montana, che negli anni novanta fu incaricata dalla Regione Calabria di realizzare tale intervento. Però questa è la realtà e da qui bisogna ripartire”. Lo afferma il primo cittadino del comune di San Nicola Arcella, Eugenio Madeo.