“Devo ammetterlo, sono molto molto emozionata. L’emozione è data dal fatto che per me è davvero un onore poter essere qui, davanti a tutti voi, ed avere la gioia di potervi guardare negli occhi tutti, ad uno ad uno. Grazie per la vostra presenza, in un giorno feriale, avervi qui mi rende felice e mi è da sprone per continuare a dare il massimo, insieme a tutta la mia splendida squadra, per provare a cambiare le sorti di questo meraviglioso paese, la nostra San Lucido. Ma per questo ho bisogno del vostro aiuto, senza il quale non potrò mai dimostravi tutto quello che vorrei realizzare”. Esordio tra gli applausi per Caterina Bruno, candidata a sindaco per la lista “Cambiare Si può”. Il suo intervento di apertura ha convinto i presenti. Le sue parole, dirette, sincere non sono passate inosservate ai tanti sanlucidani accorsi al comizio. “….Ho avuto la fortuna di essere stata scelta da uomini e donne che si sono esposti, insieme a me, in prima persona, a cui mi sono rivolta, entrando nelle loro case, in punta di piedi, come e mio solito fare. Senza forzature, senza promesse, senza false illusioni ed ottenendo il loro consenso pieno e ricco di entusiasmo. Io mi pregio e sono orgogliosa di dire che per la composizione del gruppo non abbiamo avuto bisogno di trattative sfibranti, nessun veto incrociato, nessuna esclusione.  A chi di voi non mi conoscesse ancora, vorrei dire che sono una donna determinata, vera, leale, di sani principi che fa della coerenza un elemento fondante della propria esistenza. Una donna che ha scelto di metterci la faccia, insieme a tutta la squadra di Cambiare si può. Ho attorno a me le migliori energie della città, persone vere, laboriose, un gruppo compatto, perché San Lucido ha bisogno di persone nuove, competenti, coese, desiderose di produrre fatti e non parole, scevre da dinamiche legate alla vecchia politica. La nostra proposta politica, aggrega, poiace coinvolge e cresce ogni giorno di più. Un’idea di paese che va oltre le polemiche, i veleni, le promesse non mantenute, come, ad esempio quelle del lungomare e del porto, solo per citarne alcune. E’ finito il tempo degli slogan e della pubblicità ingannevole. Basta, di parole ne abbiamo ascoltate molte, ma i fatti, quelli belli, devono ancora arrivare”. La professionista ha presentato tutta la squadra, dando spazio ad ogni singolo candidato alla carica di consigliere comunale, prima di riprendere la parola. “Dobbiamo elevare i nostri pensieri, è necessario ed indispensabile un percorso di cambiamento, di partecipazione popolare,  di crescita sociale e culturale. Per far questo è necessario un ruolo costruttivo ed operoso, da parte di tutti noi. Un saluto anche ai due candidati a sindaco, ed ai rispettivi candidati alla carica di consigliere comunale. Anche perché la battaglia politica deve restare esclusivamente politica senza intaccare rapporti personali, senza inasprire gli animi che sono già esasperati da i troppi problemi che affliggono la nostra collettività, ancor di più negli ultimi due anni”.

Caterina Bruno ha poi chiarito, dopo esser stata tirata in ballo, l’operato politico del proprio gruppo nella passata legislatura, conclusasi con la sfiducia a Cosimo De Tommaso “Permettetemi di dire che era mia intenzione, questa sera, presentare sin da subito, su questo palco, i cardini del nostro programma elettorale senza far alcun riferimento ad altre persone e fatti. Purtroppo, considerato quanto udito nei giorni addietro, non posso esimermi dal replicare alle numerose inesattezze. Prima di raccontarvi chi siamo noi, credo sia necessario per dovere morale raccontare quello che accaduto nella recente amministrazione, lo devo a voi tutti voi. Come tutti saprete, ho ricoperto il ruolo di consigliere di minoranza nella precedente legislatura. Una legislatura non solo breve, ma anche maldestra e, soprattutto litigiosa. Ricordo ancora quando, entrando nelle case, nella scorsa campagna elettorale, mi affannavo a spiegare ad i miei concittadini che, quando si pensa di governare un paese, lo si fa partendo dalla base. Credo e ne sono certa, che la costruzione della squadra degli aspiranti consiglieri sia il momento più delicato.  E che il candidato alla carica di sindaco deve avere, a mio sommesso avviso, la capacità di pensare non solo ai numeri, si quelli sono importanti, ma più importante è costruire una rosa di uomini e donne capaci, leali, che hanno come unico scopo l’interesse del paese. Dobbiamo pensare che il nostro unico compito è quello di salvaguardare gli interessi di tutta la collettività e non solo di pochi intimi. Questa politica non ci interessa.  Ebbene, quella voluta e creata dall’ex. Sindaco e da chi  lo hanno sostenuto, oggi a lui opposto,  non era una squadra, era un contenitore di numeri, non c’era coesione, non c’era un interesse comune. Se dovessi diventare Sindaco di questo paese, non mi chiuderei in una stanza con alcuni dei miei più stretti collaboratori, non è nel mio stile. Il Comune, è la casa di ognuno di voi, chiunque deve avere il diritto di entrare nella casa comunale e portare alla nostra attenzione i propri problemi. Noi, avremo il compito, arduo, di mettercela tutta, per risolvere i problemi della nostra Città e fare in modo che abbiano a non ripetersi, attraverso una sana ed oculata gestione della cosa pubblica.  E’ giusto, ribattendo al dire di qualcuno, consegnarvi la verità sulla sfiducia all’amministrazione precedente. Beh la risposta è molto semplice, l’amministrazione De Tommaso non è caduta a causa del gruppo “CAMBIARE SI PUO”, noi eravamo opposizione e non avremmo mai potuto lasciare che il paese restasse nelle mani di soggetti che hanno dimostrato numerose lacune nella gestione della cosa pubblica. Se avessimo condiviso il programma del dell’ex sindaco, alla scorsa tornata elettorale, ci saremmo candidati al suo fianco. Per fortuna le nostre idee, sono ben distanti dalle sue, ed è per questo che oggi siamo di fronte gli uni contro gli altri, con due squadre diverse e, soprattutto con una visione di Città diversa. Il nostro compito, quello che i cittadini ci avevano assegnato nella scorsa legislatura, era esclusivamente quello di garantire, come forza di opposizione,  un’attività di controllo vigile ed attenta, cosa che credo di aver rispettato fino all’ultimo giorno.  Ricordo a tutti voi le battaglie che ho portato avanti in ogni consiglio comunale. L’ho fatto nell’interesse esclusivo della collettività, e non solo nell’interesse dei soli cittadini che avevano riposto in me la loro fiducia. Piuttosto, se posso permettermi di dare un consiglio spassionato, a chi nei giorni scorsi si è affannato ad attribuire ad altri le ragioni della caduta dell’amministrazione, sarebbe giusto che costui facesse un mea culpa, senza addossare esclusivamente responsabilità ad altri. Un vero leader, parte dalla consapevolezza del proprio operato“. Infine l’arringa conclusiva: Ho sentito la necessità di metterci la faccia, in prima persona traportata dall’entusiasmo dei cittadini che non hanno mai smesso di credere in me. Ho accettato pertanto di candidarmi a sindaco per dare riposte ad ognuno di voi. Ho dei valori non negoziabili, come la legalità e la lealtà e darò tutta me stessa per rivedere una San Lucido splendente. San lucido ha bisogno di un presente e di un futuro in cui ognuno possa credere in qualcosa. San Lucido ha bisogno di restituire dignità ai propri cittadini. E noi, siamo certi, di avere la giusta ricetta per restituire la dignità persa. Questa sera io e tutta la mia squadra faremo un patto con tutti voi, per realizzare, insieme, la crescita di un territorio che da sempre ha subito l’opprimente forza oscura di chi vuole ad ogni costo essere al comando

Riteniamo invece, necessario, che ad amministrare ci siano persone che sappiano programmare scelte economiche e sociali, persone con idee lontane dal proprio tornaconto. So che molti di voi si sentono ben lontani dalla politica perché pensano che tanto, un politico vale l’altro. Ma io vi dico e ne sono convinta che non mi sento uguale a chi non ha contribuito alla crescita di questo paese. Ora basta veramente, dobbiamo cambiare le sorti di San Lucido. Siamo consapevoli del momento storico che viviamo, un momento di crisi, dettata da fattori come la pandemia, la guerra. Momento di angoscia, di pessimismo, ma questo non deve diventare un alibi per tutti noi. Credo, invece che proprio in un momento così difficile, bisogna alzarsi le maniche, e lavorare sodo. Vorrei voltare pagina. Vorrei una città sicura, pulita, una città di servizi.Vorrei riportare coesione sociale, cancellando divisioni ed odio. Vorrei rimodulare la pressione fiscale. Vorrei un sistema di depurazione funzionante. Vorrei dare sostegno agli operatori del comparto ittico. Vorrei investire nelle strutture scolastiche, nell’istruzione e nelle nuove generazioni. Vorrei ampliare l’offerta turistica della città, destagionalizzando il concetto stesso di turismo. Vorrei San Lucido meta turistica per tutto l’anno mediante la programmazione e l’organizzazione di eventi mirati. Voglio restituire dignità a tutte le Contrade. Statemi vicina, abbiamo strumenti e risorse umane per cambiare le sorti nel nostro paese. Ve lo assicuro: Torneremo fieri ed orgogliosi della nostra San Lucido”.