Di Settimio Alò

San Lucido, ieri sera si è mostrato agli occhi dei molti vacanzieri ancora presenti, nella sua veste peggiore, e a quanto pare, in materia traffico e viabilità, questa veste riesce a mostrarla molto spesso, cosi come raccontano gli esercenti, impegnati a fronteggiare l’automobilista (e non solo) maleducato di turno. Attorno alle 19.30 di ogni era arriva da Cosenza percorrendo la vecchia provinciale di montagna l’autobus Sat autolinee, il quale giunto nella centralissima piazza Fiume, una volta su due, rimane imbottigliato in attesa che il traffico in maniera naturale si smaltisca. Il piccolo centro del tirreno, apprezzato e stimato da tantissima gente(in barba al Covid il turismo questa estate sembra cresciuto), cerca disperatamente un corpo dei vigili urbani smantellato, e fortemente ridimensionato qualche anno fa. Le scelte di allora, ancora oggi costringono un paese a sofferenze estive viarie notevolissime. Risultati di una politica infantile. E se a certe situazioni si aggiungono disinvoltura di chi parcheggia, maleducazione e maleducati in quantità da esporto, auto ferme in fissa dimora durante l’isola pedonale, e tornando al caso in essere, un bel Suv rosso parcheggiato sotto il cartello rimozione e d fianco ai “birillini” (teoricamente collocati per scoraggiare la sosta ma praticamente irrobustendo quello strato di ignoranza che prevale) immaginiamo quanto tempo sarà trascorso prima che il mezzo pesante di trasporto, abbia avuto via libera. Imprecazioni, strombazzate e telefonate sono state le azioni immediate fatte dall’autista, che dopo “soli” 30 minuti, con l’aiuto di alcuni cittadini, in faticosa retromarcia(un autobus) ha deviato per altra direzione. La modifica della rete viaria stabilita 11 anni fa dall’allora sindaco Antonio Staffa, avrebbe dovuto (e lo ha fatto) snellire e rendere fluida una circolazione che ad onor di cronaca “annega” solo in 40 giorni tra luglio e agosto, tant’è che la stessa modifica ha solo reso più evidente e “sanguinante” la non cultura del traffico e delle sue regole, il non rispetto dei divieti, della segnaletica, degli orari delle isole pedonali, le quali per alcuni cittadini e per alcuni esercenti(proprio in piazza Fiume), vengono adottate e discriminate a proprio uso e consumo. Le imminenti votazioni dovranno sancire un pugno duro, raccontava allibito un residente alla luce di quanto era accaduto, a noi sanlucidani urge un corpo dei vigili, una convenzione con un carro attrezzi e carabinieri presenti, dopo potremo parlare i tutto il resto.