Dopo averci snobbato per anni, dopo aver ignorato ogni nostra proposta, e potremmo fare un lunghissimo elenco, dopo aver lasciato che i nostri appelli per la tutela delle cose più belle che abbiamo cadessero nel vuoto, dopo aver scritto anche di recente nell’ordinanza n. 4 del 19 febbraio scorso che Italia Nostra perseguiva “ un disegno criminoso volto a delegittimare l’operato dell’amministrazione comunale con affermazioni false, calunniose e diffamatorie “ ora il comune di Praia a Mare pone a base dei suoi provvedimenti una nostra comunicazione e i nostri post di Facebook.
Ci riferiamo all’ordinanza sindacale numero 277 del 28 maggio 2020.
Il Comune di Praia a Mare si assuma le proprie responsabilità per aver disposto che la raccolta dei rifiuti a Fiuzzi in superficie ed interrati avvenga nel modo in cui ha stabilito.
Una cosa è usare mezzi meccanici per modificare l’assetto naturale della spiaggia, e su questo la posizione di Italia Nostra è stata sempre chiara e netta, altra cosa è utilizzare appositi mezzi meccanici per facilitare alcune fasi della raccolta di tali rifiuti e in quell’area, raccolta che si presentava obiettivamente particolarmente difficile per la situazione di interramento nella sabbia di una parte consistente degli stessi.
Rimuovere tali rifiuti con l’ausilio di appositi mezzi meccanici senza alterare l’orografia della spiaggia, ci sembrava e ci sembra cosa ragionevole e da accogliere, casomai con i dovuti controlli, considerato che la rimozione della straordinaria quantità di rifiuti che il mare ha riversato sulle spiagge di Fiuzzi doveva avvenire da subito, immediatamente, a carico del comune e non aspettare che questi rifiuti si triplicassero, alimentando uno spettacolo indecoroso delle spiagge di Praia a Mare, rifiuti che ora i concessionari balneari sono costretti a rimuovere per avviare le loro attività.
In quanto poi al richiamo che si fa nell’Ordinanza Sindacale n. 277/2020 della presenza delle aree SIC-ZSC sul territorio di Praia a Mare , alla loro tutela e quindi alla necessità di limitare gli impatti derivanti da produzione di polveri e intorbidimento delle acque che potrebbero riflettersi negativamente sull’ambiente marino, a noi viene da sorridere nel pensare a questi improbabili elementi di disturbo, comunque evitabilissimi, quando il comune di Praia a Mare non si è mai preoccupato, malgrado le innumerevoli nostre segnalazioni, di intervenire sulle reali cause che costituiscono concreta minaccia per gli Habitat Marini e Terrestri che caratterizzano i SIC-ZSC Isola di Dino e Fondali Isola di Dino -Capo Scalea, da ultimo vedi i rifiuti presenti nella parte sommitale dell’isola Dino. E in quanto alle polveri che si solleverebbero sulla spiaggia con i mezzi meccanici, perché il comune non si preoccupa anche, proprio in questa fase, delle polveri che in copiosa abbondanza sollevano i cosiddetti soffioni con cui si puliscono le strade del comune? Quelle si potrebbero provocare danno all’ambiente ed alla salute.
Infine per concludere:
1- pubblichiamo la nostra comunicazione al comune e ad altre autorità del 30 gennaio 2020 e non del 16 febbraio 2020 con le foto allegate che si riferisce specificatamente e solo alla spiaggia che confina con il comune di San Nicola Arcella; le foto sono eloquenti e mostrano come la spiaggia è stata trattata irrespondabilmente in questi anni , il danno causato dall’intervento delle ruspe per creare terrazzamenti artificiali e ciò che si è scaricato su di essa, senza l’intervento ed il controllo di nessuno;
2- chiediamo al comune di pubblicare la nota della Regione Calabria del 22 maggio 2020, con la quale concordiamo a pieno, ma che riteniamo si riferisca, in alcune misure che indica, a contesti ambientali diversi, come ad esempio le aree interessate dalla presenza di specie protette, animali e vegetali, come i gigli di mare presenti sul nostro litorale, in alcune aree specificatamente, dove tali misure abbiamo sollecitato in più occasioni ma inutilmente ed inascoltati al comune di Praia a Mare e dove permangono ancora i cumuli di rifiuti indifferenziati rastrellati ed accumulati dal comune quale testimonianza della sua doppiezza .
Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno Cosentino