BELVEDERE MARITTIMO- Doveva essere l’edizione della consacrazione, ma probabilmente e purtroppo verrà ricordata – il rischio è concreto – per quella delle polemiche sull’asse Lamezia Terme Belvedere Marittimo con un video, in particolare, divenuto virale molto più dei reel promossi dagli organizzatori sui social.
È un racconto amaro quello della casa editrice Grafiché Editore sul Riviera Book Fest, manifestazione letteraria ospitata a Belvedere Marittimo. L’editrice Nella Fragale, a nome della casa editrice, denuncia pubblicamente «disorganizzazione, superficialità e mancanza di rispetto» che avrebbero caratterizzato l’evento, al punto da annullare improvvisamente alcune presentazioni di libri già previste e attese dal pubblico. È questa la durissima accusa, mentre sarebbe utile ascoltare l’altra campana dei fatti ovvero quella delle associazioni organizzanti della manifestazione unitamente all’Assessorato alla Cultura che al momento resta ancora in silenzio. La notizia non ha lasciato insensibile la cittadinanza belvederese. Tanti i commenti di solidarietà e vicinanza a Igor Colombo, uno degli autori escluso dalle presentazioni e giunta a Belvedere Marittimo, con grandi sacrifici, dalla lontana Lamezia Terme. Una situazione di grande imbarazzo che sarebbe potuta essere gestita diversamente e si sarebbe potuta concludere in altro modo, magari con delle scuse o con una stretta di mano, e che invece ha oscurato il bello di una manifestazione svoltasi in una ridente cittadina candidata a Capitale del Libro. Bellissimo proprio il messaggio dell’autore lamentino alla cittadinanza belvederese: «Il mio video diffuso ieri in rete riguardante quanto accaduto in quel di Belvedere Marittimo, è divenuto virale tra i cittadini del posto e non solo ed ha suscitato un mare di reazioni. Tornare a parlare di quanto accaduto sabato 2 agosto al Riviera book fest lo ritengo ormai pleonastico visto e considerato che credo abbia detto già tutto a menadito la nota stampa diffusa ieri dalla mia casa editrice GrafichèEditore , però tengo a precisare dal momento che dalla giornata di ieri sto ricevendo una miriade di messaggi di cittadini di Belvedere rammaricati, dispiaciuti ed anche adirati per l’accaduto, che la splendida gente di Belvedere non ha nulla di cui scusarsi. Loro rappresentano la parte più bella della loro cittadina ed anche della nostra Calabria. Ho incontrato e conosciuto in questa tre giorni persone accoglienti, garbate ed alcuni di loro addirittura mi salutavano per strada pur non conoscendomi. Cosi come gli operatori turistici e commerciali del posto che mi hanno accolto nelle loro strutture ed attività commerciali con tanta cortesia e sempre col sorriso sulle labbra. Volevo informare la città di Belvedere che tornerò a Dio piacendo, da loro, certamente non per rassegne culturali che di cultura hanno poco o nulla, ma semplicemente per la bellezza del posto e per la loro squisita cortesia e con tanto affetto li saluto caramente».
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