Probabilmente, se in tempi non sospetti, i consiglieri comunali di Progetto Democratico (Falbo-Anselmucci) e di Forza Italia (Ferrari-Logatto) avessero accolto la reteirata richiesta di sfiducia al sindaco Roberto Perrotta, portata avanti dal Partito Democratico e dalla Rete Dei Beni Comuni, oggi, quindici Aprile staremmo parlando di tutt’altra storia.

Probabilmente, Basilio Ferrari sarebbe ancora al suo posto. Forse Falbiani e Perrottiani non avrebbero mai dialogato, con i primi ancora in corsa insieme a DeMa.

Quanto in molti hanno da sempre sostenuto si si è in gran parte verificato, o si sta pian piano delineando. Nella politica paolana sono saltati gli schemi, e vige un tacito accordo tra pezzi di centrodestra e di centrosinistra. Gli indizi c’erano e ci sono tutt’ora. La mancata sfiducia a Perrotta, Il disimpegno di Ferrari, il ruolo di Maria Pia Serranò, l’elezione del Presidente dei Revisori dei Conti, il dialogo clamoroso tra Pino Falbo e Roberto Perrotta: Tasselli di un unico mosaico. Pezzi incastrati, poi saltati, poi nuovamente in procinto di trovarsi. La Politica Paolana freme, e, al netto della coalizione di centrosinistra, e dall’accordo tra DeMa&M5S, gli schieramenti brancolano, o quasi nel buio. Roberto Perrotta, dopo non esser stato sfiduciato da Forza Italia e Progetto Democratico è in sella, prosegue il proprio mandato tra varie operazioni amministrative, ed è candidato a sindaco. Strade (più o meno) asfaltate, affidamenti, e tanta voglia di un poker storico. Il primo cittadino al momento avrebbe però il sostegno di sole due liste. Senza il Partito Democratico Perrotta perderebbe circa 1800 voti, e le speranze di un nuovo colpaccio sarebbero ad oggi minori rispetto a cinque anni fa. Dubbio questo che potrebbe far riflettere il sindaco. Se da una parte però il dialogo con Progetto Democratico si è raffreddato, dall’altra, Maria Pia Serranò, parte di Fratelli D’Italia e pezzi di centrodestra potrebbero trovare un’intesa con l’ex coalizione di salute pubblica. Ipotesi paventata, non da escludere. Il centrodestra privo di Ferrari e dell’anima Forzista sarebbe allo sbando. Emira Ciodaro resterebbe alla finestra, ma, al momento corre da sola, in una lista civica. I salti dei Perrottiani non avrebbero giovato, e, per questo urgono soluzioni rapide. Dopo la vittoria di Roberto Occhiuto alla regione Calabria, molti pensavano in un epilogo identico anche nella città del Santo, ma al momento non starebbe andando tutto per il verso giusto. Il centrodestra ha delle difficoltà palesi. Mentre il Partito Democratico da solo, presenta quotidianamente candidati, nel fronte opposto tutto tace, al netto di qualche candidatura annunciata da parte dei portaborse dei ‘Big’ regionali. Una situazione paradossale che rischia di divenire imbarazzante.

Cosa farà quindi il centrodestra? Di quale centro si parlerà a Paola? Punterà su Emira Ciodaro? Si scioglierà come neve al sole, alimentando il cammino Perrottiano? Troverà un candidato di superamento gettando le basi per una coalizione con pezzi di centrosinistra e centrodestra insieme incorpando i Perrottiani? Cosa farà Pino Falbo?

Ai posteri l’ardua sentenza.

….Continua….