Turn-over assessorile. Come nel calcio.

A Paola, la maggioranza sta varando una nuova struttura assessorile, in grado di poter ridare brio e compattezza all’esecutivo.

Stando alle indiscrezioni che fuoriescono dalle riunioni della maggioranza, a dover saltare, addirittura prima dei 2 anni e 6 mesi che sanciscono metà mandato elettorale, sarebbe l’Assessore Francesco De Cesare, uomo di fiducia, insieme al dirimpettaio Francesco Aloia, di Orlandino Greco, consigliere regionale in carica, candidato al rinnovo dell’assise regionale di Gennaio 2020.

I motivi?

Le pressioni di Francesco Sorace, comsigliere comunale espressione dei commercianti paolani, avrebbero avuto probabilmente la meglio.

Dopo il boccone amaro ingoiato all’inizio, allorquando Sorace e Grupillo non sono riusciti a battere i pugni per un assessore di riferimento dopo il grosso bottino raccolto in campagna elettorale, ecco che in questi giorni “I commercianti” e Sorace potrebbero finalmente ( per loro ) esprimere il fatidico nome.

La figura individuata da Sorace, sarebbe quella di un giovane professionista, anche senza esperienza amministrativa, con voglia di fare, e di fare squadra.

L’identikit corrisponde al nome di Alessio Samá, papabile successore a De Cesare.

Samá, Fuscaldese “Adottato” dalla città di Paola, starebbe sciogliendo le riserve senza esprimersi, al momento, eppure il suo nome, rimbomba da giorni, tra le mura del Sant Agostino, e tra La Stampa locale, ed è un’indiscrezione sempre più forte.

Il turn-over, stando agli umori che provengono dalla maggioranza, era stabilito da comune accordo, ed era previsto per Gennaio. Resta da capire se, a lasciare il posto ad un nuovo compagno scalpitante di entrare, sarà solo De Cesare, oppure, ci saranno altri cambi dopo le elezioni regionali.

Se nella prima ipotesi, Samá ( o chi per lui ) sarà unico subentrato, allora, gli equilibri in senno nella maggioranza prenderanno sempre più nel verso “Opposto” al gruppo di Roberto Perrotta.

Intanto, aprendo una doverosa parentesi sull’attualità amministrativa, in città è scoppiata la polemica sulla raccolta rifiuti, per lo più quella del residuo.

I cittadini puntano il dito nei confronti del governo paolano, che a sua volta, scarica le colpe della mancata raccolta rifiuti all’indisponibilità dell’impianto di “Calabria Maceri”, giunto alla massima capacità di stoccaggio a causa dell’impossibilità di trasferire gli scarti di lavorazione presso la discarica di Cassano e il termovalorizzatore di Gioia Tauro.