DOMANDA: Ti candidi per la prima volta al consiglio comunale. Con quale spirito?

RISPOSTA: “Si sono verificate circostanze che avevano necessità di una risposta quasi immediata, ed essendo una persona istintiva ho accettato. Lo spirito quindi è quello di una persona consapevole, che sa di concorrere per un ruolo prestigioso e di responsabilità civile e politica. Affronto questa sfida con grande senso di responsabilità. La totalità dei cittadini e degli elettori aspetta da ognuno dei candidati l’impegno più serio e consapevole ed affida col proprio voto le proprie speranze le proprie aspirazioni nelle mani di chi sarà nell’assise comunale a rappresentarlo, quindi lo spirito è solo quello del rispetto più profondo per tali aspettative”.

DOMANDE: Si parla spesso di politica ed interessi. Ritieni si possa fare ancora politica per passione?

RISPOSTA: “Per me la politica è solo passione per la terra dove sono nato e cresciuto. Ho una certa età, e non ho nulla da chiedere. Ho realizzato cose importanti. Le mie figlie sono entrambe sposate e stanno realizzando la loro vita, una qui a Paola ed una purtroppo in provincia di Varese. Attraverso gli strumenti che un genitore responsabile è tenuto ad offrire, ovvero istruzione, studi, competenze e tutti i principi cardine che mi fanno oggi guardare alla politica come servizio. Sono cresciuto in una famiglia proletaria e con la tessera della fgci a 14 anni. Sono esperienze che mi hanno fatto crescere, pensando in primis a chi sta dietro di me, a chi ha più bisogno di me. Sono questi gli ideali che difendo e professo ancora oggi”.

DOMANDA: Cosa vorresti fare per la città di Paola se dovessi essere eletto?

RISPOSTA: “Puntare sulla realizzazione o almeno iniziare a lavorare su quei concetti che ho iniziato ad esporre all’epoca della mia adesione alla Migliore Calabria.
Iniziare a dare speranza e fiato alle categorie produttive del territorio attraverso quei cambi di rotta sulla visione dello sviluppo di questo territorio dal punto di vista produttivo. In primis vorrei la realizzazione della ZTL, ossigeno puro per ogni attività economica di Paola. Voglio una città finalmente meta sistematica e non occasionale di un turismo, che crei indotto sul versante del commercio e della ristorazione. Vedo al contempo una Paola che si affidi a nuovi modelli di ricettività Alberghiera. Auspico la nascita degli alberghi diffusi, piccole unità abitative che offrono servizio di B&B, affittacamere dislocate in punti diversi della città. Paola in quest’ottica di luogo con grande interesse religioso ha possibilità di accedere a finanziamenti europei destinati proprio alla ristrutturazione di immobili ricadenti soprattutto in centro storico da destinare proprio alla realizzazione di alberghi diffusi. Urge un cambio di visione nella destinazione degli interventi che diano un futuro per una nuova rinascita di Paola”.