PAOLA- A prendere atto dei nominativi dei papabili candidati a sindaco e al consiglio comunale pronti a correre alle prossime elezioni comunali della città di Paola, probabilmente, vien da chiedersi quando i partiti metteranno davvero in atto, nei fatti, la linea del rinnovamento sempre decantato ed utilizzato nei mesi della ricerca del consenso, ma accontanato un minuto dopo.
Tra qualche mese, ipoteticamente, gli elettori potrebbero scegliere nuovamente tra una serie di politici navigati con esperienza di lungo corso nell’aula F. Lo Giudice, ma non propriamente dei volti nuovi più volte invocati dai cittadini Paolani.
Sul web in questi giorni, rimbalzano gli appelli al cambiamento per una «Paola libera», ma i rumors e le indiscrezioni paiono non confermare questo trend. La politica paolana ancora una volta potrebbe puntare sulla linea conservatrice, candidando quelli che vengono definiti «sempre gli stessi».
Non solo. Date le numerose defezioni tra gruppi, ed i vari litigi tra personalità appartenenti allo stesso partito, o quasi, nei prossimi mesi potremmo assistere al valzer della trasversalità politica con accordi illogici che hanno come unico scopo quello di redigere una lista di portatori di voti in grado di vincere. In particolare modo, a battersi in questo senso è la stimata dottoresse Mary Angela Siciliano, che nei giorni scorsi ha riportato una dichiarazione che vi proponiamo qui di seguito, al fine di suscitare una presa di coscienza generale: «Cari amici, cari concittadini, ci aspettano giorni concitati e spettacoli poco edificanti in attesa di queste prossime elezioni. Quelli che ci hanno governato negli ultimi ven’anni , che hanno creato due dissesti (e un terzo in arrivo), si stanno organizzando per ricompattarsi dopo essersi sbranati in consiglio comunale e aver determinato la caduta dell’ultimo sindaco. Siamo in un regime di dittatura politica perche’ ci ripropinano gli stessi personaggi, con alleanze diverse , con casacche diverse ma con la stessa faccia e la stessa materia grigia che ahime’ nel tempo avrà’ subito un deterioramento senile. Siamo spettatori attoniti di numerose riesumazioni politiche storiche e ci chiediamo: ma fanno davvero o e’ solo un incubo? Ci sono o ci fanno? Stanno rispolverando, non la nostra amata lingua italiana, bensì’ la matematica con il pallottoliere, contando e ricontando i loro voti certi ,date dai loro codazzi ,dai loro sudditi, dai loro parenti confusi che determineranno la vittoria di un solito noto. E allora via alle alleanze ,a me dai questo , a me quest’altro , io voglio essere questo ed io quest’altro, appena troveranno la quadra partirà’ la campagna elettorale . Poveri noi e povere le nostre orecchie , non c’è pace tra gli ulivi e mentre assaporeranno l’agognato momento ,quello di risedersi tra gli scranni e per alcuni di risedersi in quello piu’ alto come Sindaco , Paola già’ in agonia ,tirerà’ l’ultimo anelito. Riflettiamo, riflettete, non siate merce di scambio, prendete le distanze da questo spettacolo politico che vi offende e ci offende. Ritroviamo il nostro senso civico, il nostro amore per la nostra cittadina che chiede aiuto da tempo, e che non stiamo ascoltando. Loro non ci rappresentano, non dobbiamo ritenerli capaci di una rinascita perche’ se siamo a questo punto un motivo ci sarà’ . Tutti siamo brave persone, anche loro sono bravissime persone, ma hanno fallito politicamente. Lo hanno fatto negli anni e vogliono perseverare, non ci può’ essere un futuro in questo modo ma solo un tornare indietro, un regredire inesorabile. In questo caso non possiamo guardare indietro x andare avanti, e’ finita per sempre. Paola libera».