PAOLA- Perché «u quattr maggio dobbiamo stare tutti a Paola», è uno degli slogan più iconici nella città del Santo, proprio in questi primi quattro giorni del mese di Maggio che sono quelli dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono della Calabria, San Francesco di Paola.

La politica, dinnanzi al sentimento di fede, devozione ed attaccamento, si è progressivamente fermata. L’ultimo comizio è quello del 30 Aprile del candidato a sindaco Andrea Signorelli, mentre il primo a fermarsi per rispetto è stato Roberto Perrotta.

La coalizione «La Nostra Paola» è scesa in Piazza del Popolo ed è pronta a ripartire – in attesa di comunicazioni ufficiali – dalle contrade e dagli incontri nei quartieri, in tutte quelle zone che hanno sofferto i problemi atavici come la mancanza dell’acqua nella passata legislatura.

L’ultima legislatura, appunto. Quella che doveva essere l’inizio di una nuova era per la città e che invece si e’ conclusa con i dissapori, le polemiche e la sfiducia all’allora sindaco Politano.

L’ex socialista, neo azzurro, si è ricandidato ed ecco che dopo la festa patronale potrebbe finalmente rompere il silenzio e spiegare agli elettori, ei Paolani, su quali basi verte l’accordo politico con «Paola Cuore azzurro», che annovera tra le proprie fila José Grupillo, oggi candidato al consiglio comunale proprio con Politano, dopo averlo sfiduciato soltanto qualche mese fa. Politano potrà anche spiegare perché tre quarti della sua ex giunta ha scelto di non ricandidarsi con lui, con i forfait di Grossi, Focetola e Logatto. Risposte sono attese anche sulla questione del Porto turistico.

I più maliziosi sono pronti a scommettere sulla notizia di un rifinanziamento dell’opera proprio in campagna elettorale, mentre sui lavori pubblici Perrotta sarebbe pronto a far cantare le carte. Nel mezzo, la proposta di riduzione del 60% del proprio stipendio da parte del candidato a sindaco Graziano Di Natale, l’idea di rinnovamento di Andrea Signorelli e quella di una gestione oculata di Antonio Tonino Cassano.

Dal 5 Maggio la campagna elettorale è pronta ad esplodere. In venti giorni gli aspiranti amministratori dovranno giocarsi tutte le chance a loro disposizione.

Poi sarà il turno delle urne, il cui verdetto è sovrano.

…..Continua……

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci il tuo nome qui

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.