Non tardano ad arrivare le prime reazioni a caldo da parte dei gruppi consiliari di opposizione del comune di Paola, all’indomani del rinvio del consiglio comunale per mancanza di numero legale in aula. Durissimo il commento della Rete dei Beni Comuni, rappresentata anche ieri, dal consigliere, Francesco Giglio: “Al Consiglio di ieri sono state presenti tutte le forze di opposizione, mentre il sindaco e quello che resta della sua maggioranza si sono dichiarati “assenti giustificati”… erano barricati nella sua stanza consapevoli di non avere più i numeri per andare avanti. O si dimette dimostrando dignità oppure la sfiducia sarà un atto obbligato.
La città non può essere ostaggio di un uomo solo al comando. Solo oggi dall’ultima relazione dei revisori sono emerse 4.000 nuove posizioni debitorie a cui si sommano 3,8 milioni di debiti fuori bilancio (raddoppiati in un solo anno)… e questi sono solo quelli noti, chissà a quanto ammonta il totale. Tutto ciò nonostante gli oltre 6,3 milioni di trasferimenti ricevuti quest’anno; conti che non tornano neanche dopo le variazioni di bilancio per 4,6 milioni di euro”. Stilettate ai Perrottiani anche da parte del Partito Democratico di Paola. I Dem, sempre più forza politica contrapposta ai Perrottiani, hanno affermato: “Una città senza guida e senza barra dritta.
Una maggioranza inesistente e un sindaco che scappa, chiuso nel suo ufficio, senza prendere parte ai lavori del Consiglio comunale programmati ieri.
Il circolo della città di Paola del Partito Democratico, condanna quanto avvenuto nell’Aula consiliare F. Lo Giudice, ed esprime tutta la propria solidarietà ai cittadini paolani, abbandonati nel bel mezzo della quarta ondata dal sindaco, Roberto Perrotta e dai (Pochi) Fedelissimi rimasti al suo fianco.
Come può un sindaco non presentarsi ad un consiglio comunale e pensare di restare attaccato alla poltrona?
Come può quel che resta di questa maggioranza, affermare di amare Paola quando non prende parte ad un consiglio comunale in un momento così delicato? Il tempo ci sta dando ragione, demolendo difatti il loro castello di bugie.
Gli stessi che stanno Trattando il passaggio nel centrodestra, vogliono vivacchiare fino alla conclusione del mandato, senza curarsi delle istanze della cittadinanza, e, l’assenza odierna è l’ulteriore conferma di quanto affermiamo da tempo.
Paola non merita tutto ciò”.