PAOLA- Il circolo PD di Paola non ha dubbi ed è schierato in maniera unitaria e compatta contro l’autonomia differenziata.
“Già nello scorso mese di maggio avevamo fatto sentire la nostra voce – dichiarano i democratici paolani- organizzando un convegno proprio su questo tema, con autorevoli personalità, tra cui ricordiamo Don Giacomo Panizza e Don Sergio Locane.
La loro presenza è stata da noi fortemente voluta perché testimonianza genuina di chi in prima persona affronta ogni giorno gli enormi disagi che i cittadini meno fortunati vivono sulla propria pelle.
E’ evidente, infatti, che l’effetto principale e più dannoso dell’autonomia differenziata, una volta che verrà attuata, sarà quello di travolgere il già fragile tessuto sociale, determinando un’inesorabile e definitiva spaccatura delle categorie sociali esistenti che diventeranno sempre più frammentarie e con un ulteriore schiacciamento verso il basso di quelle più deboli, per le quali sarà sempre più difficile godere dei principali diritti garantiti dalla nostra carta costituzionale.
Presto ci saranno pochi cittadini di serie A che si avvantaggeranno di servizi offerti da quei privati che, come lupi, attendono di poter riorganizzare a prezzi stellari ciò che fino ad ora è sato oggetto del cd. welfare e, molti cittadini si serie B che, invece, si vedranno definitivamente privati di ciò che, seppure a fatica in territori così difficili come il nostro, ancora oggi lo Stato continua a garantire”.
“Forse la politica calabrese avrebbe dovuto creare un fronte comune contro l’autonomia differenziata non appena se ne è iniziato a parlare.
Ma nel nostro paese si sa, a ripetersi è sempre lo stesso copione.
Tante parole e per troppo tempo, al solo fine di convincere i più che nulla cambierà e poi, quando il popolo è stordito, distratto e concentrato su altri temi, ecco che, nella stanza dei bottoni si procede a grandi passi per trasformare in realtà i mostri fino ad allora annunciati con soli proclami”.
Con riferimento all’autonomia differenziata, abbiamo appreso positivamente dai quotidiani locali la notizia che i Sindaci della nostra provincia si sono finalmente riuniti per manifestare il loro dissenso contro questo folle progetto.
Non tutti i Sindaci, a quanto pare, considerato che il Primo cittadino del nostro paese non era tra i presenti né ha pensato di far partecipare al suo posto e in sua vece qualcuno degli Illustri membri della sua maggioranza.
Incredibile.
Ancora una volta, su un tema di importanza decisiva per il futuro della nostra terra, il Sindaco della “Nuova Era” ha preferito abbassare la testa per non far dispiacere qualcuno che, pur avendo nelle proprie vene sangue calabrese, è troppo impegnato nella sua corsa verso nuovi e ambiti traguardi per entrare in disaccordo con Roma e rischiare di vedere frantumati i propri sogni di gloria.
Ma noi – continuano i democratici – alle clamorose assenze del Sindaco Politano siamo ormai abituati.
Tutti ricorderete che solo qualche mese fa, mentre il Presidente Occhiuto tentava di spogliarci dell’Ospedale San Francesco di Paola, il nostro Sindaco disertava tutte le manifestazioni organizzate spontaneamente dai cittadini di Paola, per l’occasione scesi in massa nelle piazze del paese per protestare a gran voce contro la riorganizzazione della rete ospedaliera.
Il loro Sindaco, quel Sindaco che solo un anno prima avevano votato e che aveva giurato di stare sempre dalla parte dei paolani, non era più al loro fianco, evidentemente impegnato a preparare quel cammino che poco tempo dopo lo avrebbe portato ad avvicinarsi alle file del centro destra fino al definitivo abbandono del partito di provenienza.
Inutile dire, che il nostro circolo che aveva creduto fortemente nel progetto di rinascita della città affidandolo – lo vogliamo ricordare- non ad un gruppo non omogeneo di partiti ma – cosa ben diversa – ad un programma condiviso da aree politiche differenti, non poteva più proseguire nel governo del paese.
Quello che abbiamo subito è stato un vero e proprio tradimento – insistono i democratici- non perché ci aspettassimo d’un tratto di condividere principi e valori con chi da noi è sempre stato troppo distante ma perché, colui che doveva rappresentare l’ago della bilancia e garantire l’equilibrio raggiunto nel corso della campagna elettorale, ha deciso di schierarsi completamente da una parte che non era la nostra.
A distanza di pochi mesi dalle dimissioni del nostro assessore Barbara Sciammarella, tutte le maschere sono cadute e i cittadini paolani hanno avuto la possibilità di guardare finalmente con i loro occhi chi hanno di fronte”.