PAOLA- Da avversari politici a nuovi sostenitori o qualsivoglia fan della cosiddetta Nuova Era, con tanto di note stampa diffuse in pompa magna, assumendo quasi toni trionfalistici. È quanto sta accadendo a Paola nelle ultime ore. Due stimati professionisti Paolani, schierati alle ultime elezioni comunali contro l’attuale maggioranza avrebbero ormai compiuto – o quasi – il più classico dei salti – da olio cuore – verso la cosiddetta Nuova Era.

L’avv. De Cesare, uno degli uomini di Roberto Perrotta e Paolo Siciliano, ex sostenitore della dott.ssa Emira Ciodaro si sono avvicinati all’esecutivo. Entrambi alle ultime consultazioni hanno portato alle coalizioni sconfitte candidature di riferimento, voti e progettualità, ed oggi dopo nemmeno due anni di mandato hanno iniziato i primi ammiccamenti che la politica conosce e concerne. De Cesare ha affidato alla stampa svariati commenti positivi sull’operato della nuova era. «Mi sta favorevolmente colpendo, riguarda le progettualità che si stanno portando avanti ed i finanziamenti ottenuti» ha dichiarato, sorvolando però sulla questione relativa alla chirurgia dell’Ospedale di Paola o sullo stato delle casse comunali in bilico tra riequilibrio di quindici anni o dissesto finanziario. Scelta lecita, per carità, ma che a Paola non è passata inosservata. L’ex assessore Paolo Siciliano invece ha aderito direttamente a Fratelli D’Italia, partito a Paola gestito da Marzullo-Sbano. Proprio il gruppo Sbano in queste ore sta esultando, ribadendo, tra le righe, la propria centralità assoluta nella maggioranza di Giovanni Politano. Un peso politico che rischia di schiacciare anche il primo cittadino, ma soprattutto gli alleati di governo sempre più ai margini nella macchina amministrativa. La forza del gruppo Sbano è palese. Mentre l’amministrazione comunale resta in silenzio, Grande Paola sciorina comunicazioni social e note stampa come se non ci fosse un domani, dando seguito però ad una serie di autoproclamazioni rispettabilissime ma che non avrebbero fatto breccia nel cuore dei paolani, ma solo dei sostenitori di partito (preso). Vi è da dire che, al netto del consigliere comunale Andrea Signorelli, brillante esponente della Rete dei Beni Comuni, e del Grupillo-D’Arienzo, a Paola l’opposizione non sta attraversando un periodo di forma smagliante, ed è così da mesi. Perrotta e Saragò hanno quasi portato i remi in barca. Vilardi al momento resta in silenzio. Probabilmente a Paola in questo momento va tutto bene. Le opere pubbliche annunciate hanno ridato speranza ad una città che pare aver dimenticato l’innalzamento delle tasse, la vicenda ospedaliera ed altre situazioni quotidiane, ma di politica, intesa quale scambio di vedute tra maggioranza e minoranza si intravede davvero ben poco. Politano per il momento ringrazia, probabilmente in silenzio. In futuro si vedrà.