PAOLA- Sul punto è addirittura crollata la minoranza consiliare del comune di Paola. I conti, le casse del comune di Paola, oggi sotto la strettissima osservazione del neo assessore con delega al bilancio, dott. Pasquale Filella, hanno sfaldato la minoranza. Mentre Ciodaro, Grupillo, D’Arienzo e Vilardi hanno votato contro il riequilibrio di bilancio presentato dalla giunta Politano, Perrotta e Saragò per tatticismo politico, considerato il passato recente da amministratori – si sono astenuti sul voto.

Il consigliere comunale, Andrea Signorelli si è assentato, disertando i lavori in aula. Eppure le gole profonde della politica paolana parlano di presunti incontri avvenuti in un noto studio legale del centro cittadino, con tanto di dibattito acceso, posizioni contrastanti, divergenti, che avrebbero portato poi alla spaccatura tra i gruppi di opposizione. L’assenza dell’avv. Signorelli non è passata inosservata.

Se si tratti di tatticismo non è dato sapere, ma il suo silenzio post consiglio, su un punto così nevralgico non è passato inosservato.

La Rete dei Beni Comuni ha nello stimato Antonio “Tonino” Cassano, uno dei promotori più autorevoli del progetto politico. Cassano era stato assessore della prima giunta del Perrotta ter, avendo la delega proprio al bilancio.

Una persona – Cassano – che ha fatto della trasparenza una ragione di vita, considerata l’alta caratura morale, e che conosce bene quei conti, quei bilanci, quelle voci.

Proprio per questo, in molti a Paola non comprendono il silenzio dell’avv. Andrea Signorelli, esponente del movimento politico di minoranza, sui conti.

Andrea Signorelli avrebbe bocciato il riequilibrio di bilancio? Avrebbe optato per il dissesto finanziario dell’ente?

Il dissesto rappresenta il default, il fallimento economico di un comune.

È risaputo. È il punto più basso di un ente, la mortificazione maggiore per la cittadinanza. Che Grupillo, D’Arienzo, Ciodaro siano favorevoli al dissesto appare quasi palese, dato il voto contrario, anche se proprio il consigliere Grupillo ha dimostrato di esser su posizioni ben più “Ragionevoli” rispetto a quelle dei compagni di coalizione.

Così, mentre i dubbi procedurali e burocratici sollevati della minoranza sembrerebbero non preoccupare più di tanto il quartier generale della nuova era, la città prende atto di chi era, ed è, a favore dell’ennesimo default.

La maggioranza Politano, dal suo canto, sta facendo di tutto per evitare il secondo dissesto, ereditato dalla passata legislatura, in quindici anni. Segno tangibile di come qualcosa non abbia funzionato alla perfezione finora al Sant Agostino.

Le speranze sono ora riposte nel riequilibrio di bilancio al vaglio della corte dei conti. Fiducia massima da parte della maggioranza e degli uffici nel lavoro del neo assessore Pasquale Filella, senza dimenticare quello svolto dalla dott.ssa Sbano, trovatasi con una patata bollente in mano, e nella morsa del fuoco amico.

Il PD, appunto.

Ad Aprile, al termine di una riunione di partito unitamente ai membri de La Migliore Calabria, chiedeva all’allora esponente in giunta, Francesca Sbano, e ai consiglieri comunali di evitare il dissesto finanziario. Da allora, sono cambiate tante cose per i dinataliani, ma solo sotto l’aspetto prettamente politico. Minervino e Città hanno lasciato il gruppo, così come Sbano, che ha lasciato anche la poltrona, sebbene sostenuta da tutta l’attuale maggioranza. Questione di principi per lei. Si è poi arrivati al consiglio comunale del 26 Agosto. Renato Vilardi, neo membro dell’opposizione, ha votato contro il riequilibrio di bilancio. In attesa di comprendere le reali motivazioni tecniche di tale scelta, sicuramente concordata con la base, il Partito Democratico e La Migliore Calabria, adesso privi di esponenti in giunta, pare abbiano cambiato idea. Che la politica sia imprevedibile a Paola è cosa risaputa, che ognuno faccia le mosse portando acqua al proprio mulino anche, ma la tragica possibilità di dichiarere dissesto finanziario probabilmente imponeva altro comportamento. Resta da attendere il parere della Corte dei Conti. Qualora fosse positivo, la maggioranza Politano passerebbe agli occhi dell’opinione pubblica per quella che ha ereditato il dissesto e lo ha evitato. Un gran colpo.

In caso di fumata nera, sarà dissesto, con la consapevolezza però di averci provato fino all’ultimo.

Ai posteri, ai cittadini, l’ardua sentenza.